La crisi dei chip potrà costare 110 miliardi di dollari al settore automotive
Secondo un rapporto della società di consulenza AlixPartners, la crisi dei chip potrebbe costare complessivamente al settore automotive ben 110 miliardi di dollari.

La crisi dei chip è un problema che sta colpendo duramente il mondo automotive, limitandone la ripresa dal periodo nero della pandemia. Le case automobilistiche stanno provando a reagine modificando la catena di fornitura ma il problema durerà ancora a lungo. Secondo il CEO di Stellantis, gli effetti della carenza di semiconduttori si potranno prolungare anche al 2022. Del resto, oggi le auto assomigliano sempre di più a dei computer e quindi sono dipendenti dai chip che servono per far funzionare, per esempio, i sistemi ADAS e i moderni infotainment. Ma quanto potrebbe costare questa crisi alle case automobilistiche?
I PESANTI EFFETTI DELLA CRISI
Secondo la società di consulenza AlixPartners, il settore automotive rischia di avere un impatto sul fatturato pari a 110 miliardi di dollari (oltre 90,6 miliardi di euro). Si tratta di una stima molto pesante, quasi il doppio di quella di gennaio (61 miliardi di dollari – circa 50 miliardi di euro). Il tutto si tradurrà in una produzione annua inferiore di 3,9 milioni di veicoli. La società attribuisce questo importante peggioramento a diversi fattori. A monte, ovviamente, c'è sempre lo scoppio della pandemia che ha rallentato la produzione, ma poi ci sono stati una serie di eventi che hanno contribuito a peggiorare la situazione.
AlixPartners, in particolare, cita l'incendio di una fabbrica di chip di Renesas in Giappone e la crisi meteo che ha colpito duramente alcune parti del Texas. Problematiche che hanno rallentato ulteriormente la produzione di semiconduttori, aggravando i ritardi delle forniture.
Il secondo trimestre del 2021 dovrebbe essere il più critico ma poi la situazione dovrebbe migliorare progressivamente anche se, come anticipato all'inizio, gli effetti si potrebbero sentire ancora nel 2022. Nel frattempo, la mancanza di chip sta costringendo le case automobilistiche a fermare la produzione per giorni o settimane. Per tentare di riavviare la costruzione di auto, alcuni marchi hanno anche deciso di realizzare modelli privi di una serie di dispositivi tecnologici. La Peugeot 308, per esempio, ha perso la strumentazione digitale.