Aston Martin, il CEO Hallmark: una parte dei clienti odia le auto elettriche
La casa inglese rinvia ancora il lancio del primo modello elettrico. La causa? Incertezza del mercato e resistenza di una parte dei clienti.
Una parte dei clienti Aston Martin non ama le auto elettriche ed è anche per questo che la casa britannica ha più volte rinviato il lancio del suo primo modello a zero emissioni.
A parlare di questo tema è stato il nuovo CEO di Aston Martin, Adrian Hallmark, che ha confermato senza tanti giri di parole che "una parte dei clienti del marchio odia le auto elettriche", motivo per cui a Gaydon hanno deciso di rinviare ad un generico "entro il 2030" la prima vettura elettrica inizialmente prevista per il 2025 e già rinviata una prima volta al 2026.
Secondo Hallmark, ci sono due diversi tipi di clienti, tra cui quelli che odiano le vetture a zero emissioni:
Con una passione profondamente radicata perché pensano che gli venga detto che non possono avere un V 12 o un V 8. Non c'è modo migliore per scatenare un miliardario o un multimilionario che usare la parola "No".
Non tutti i clienti sono però identici e infatti, come precisato dal CEO di Aston Martin:
Ci sono clienti che sono pro EV e quel numero si sta spostando. Devi essere da sette a dieci anni avanti rispetto a quei clienti perché questo è il ciclo di sviluppo.
UN’EPOCA DI CAMBIAMENTI
Le parole di Hallmark confermano quello chiunque bazzica l'ambiente dell'auto conosce, sia esso addetto ai lavori o semplice appassionato. Viviamo in un'epoca di transizione energetica che impone agli automobilistici dei cambiamenti non solo riguardanti le abitudini di utilizzo, ma anche di tipo ideologico, che richiedono quindi un diverso approccio mentale alle quattro ruote.
In questo contesto storico c'è chi si dimostra più aperto e abbraccia con curiosità e interesse il nuovo che avanza e chi, al contrario, oppone una certa resistenza in quanto legato alla tradizione e quindi contrario all'introduzione di qualsiasi elemento di rottura come può essere vista la propulsione elettrica.
LE INCERTEZZE DEL MERCATO E DI ASTON MARTIN
Tornando ad Aston Martin, il marchio inglese si ritrova alle prese con un mercato incerto che sta mettendo in crisi alcune certezze ritenute solide meno di un anno fa. La debole domanda di vetture elettriche sta portando infatti anche altri costruttori a rivedere i propri piani di elettrificazione, in alcuni casi con potenziali conseguenze sui bilanci, come ipotizzato da Porsche.
Hallmark ha detto a tal riguardo che Aston Martin sta ancora cercando di capire cosa fare con il suo primo modello elettrico, lasciando quindi la porta aperta a qualsiasi opzione e confermando indirettamente che nessuna decisione è stata presa. Quel che è certo è che l'auto elettrica o ibrida sarà sempre più presente in futuro, questo nonostante le resistenze dei consumatori e di alcuni governi, tra cui la nuova amministrazione Trump negli USA. Spiega Hallmark:
Anche se Donald Trump dice che non pensiamo che le auto elettriche siano più buone, la California vieterà ancora i motori a combustione nel 2035, così come altri 14 stati. Avremo la nostra prima auto elettrica in questo decennio. Ma aggiungeremo anche derivati ibridi plug-in fino al 2035. Non stiamo resistendo. Stiamo solo tenendo conto della legislazione e stiamo cercando di farcela. Non possiamo permetterci di fare motori a combustione, auto ibride ed elettriche e vedere quali funzionano.
Da più parti si è ipotizzato che il primo modello elettrico della Aston Martin potrebbe essere una versione a zero emissioni della DBX, ma a tale proposito Hallmark si dimostra scettico, anche per via di una sorta di "tetto massimo" al valore di un SUV nel segmento dei veicoli di lusso. Queste le sue parole:
Il SUV da 1 milione di sterline non esiste ancora. Il che ci porta a un'altra verità ovvia: le auto più preziose della terra hanno due porte.
IL FATTORE PESO DELLE BATTERIE
Resistenza dei clienti e problemi di posizionamento sul mercato a parte, secondo Aston Martin c'è anche un aspetto molto più pratico che va risolto se si vuole portare la propulsione elettrica sui più esclusivi modelli ad alte prestazioni: il peso delle batterie.
Hallmark ha ricordato infatti che un motore termico incide per circa 150 chilogrammi all'interno del peso complessivo di una vettura, ma nel caso dei motori elettrici e delle relative batterie questo valore aumenta fino ad arrivare tra 700 e 800 chilogrammi. Si tratta quindi di un aggravio di peso non indifferente, che impone ai progettisti nuove sfide se si vogliono mantenere di alto livello le doti di maneggevolezza di un veicolo.
Da parte sua, Aston Martin pensa che la soluzione a lungo termine per questo problema sia da ricercare nell'impiego di batterie allo stato solido. In questo modo la casa stima una riduzione del peso del 30% rispetto ai pacchi batteria utilizzati oggi, per un risultato che, sebbene non sia ancora comparabile rispetto a quanto accade con le motorizzazioni a benzina, è comunque sufficiente a rendere la vita più facile agli ingegneri che si occuperanno di progettare i modelli ad alte prestazioni del prossimo futuro.