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Toyota avverte Apple: il settore auto non è facile

Akio Toyoda, numero uno di Toyota, ha voluto mettere in guardia Apple che il mondo dell'auto è molto complesso; Cupertino dovrà prendersi le sue responsabilità nella gestione dei suoi modelli.

Toyota avverte Apple: il settore auto non è facile
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 mar 2021

Il numero uno di Toyota, Akio Toyoda, ha espresso le sue considerazioni sul progetto Apple Car di cui molto si è dibattuto negli ultimi mesi. Le parole sono "dure" e del resto, Toyoda non è mai stato molto "tenero" con i nuovi concorrenti. Per esempio, ha avuto parole dure anche su Tesla. Nel novembre del 2020, la descrisse come un'azienda che non realizza "prodotti reali", commentando il fatto che in borsa vale più di Toyota. E anche sull'elettrificazione, Toyoda è stato molto polemico, affermando che queste vetture sono "sopravvalutate".

Sull'eventuale discesa in campo di Cupertino nel settore automotive, il manager giapponese sembra avere le idee ben chiare. Il settore delle auto è molto complesso e va ben oltre la disponibilità della tecnologia per produrre i veicoli.

Dopo aver realizzato un veicolo vorrei che fossero pronti a dialogare con i clienti ed ad affrontare i vari cambiamenti per i prossimi 40 anni.

Arrivare a produrre un'auto non è quindi il nocciolo della questione, anzi, per il numero uno di Toyota, l'arrivo delle aziende tecnologiche può dare nuova vita al settore e offrire più scelte ai clienti. Il loro ingresso, però, deve essere "equo" nei confronti dei consumatori. Il "vero problema" è quello che arriva dopo. Queste aziende, secondo Toyoda, devono essere pronte a prendersi la responsabilità dell'intero ciclo di vita dei loro veicoli, dalla manutenzione sino all'eventuale rottamazione. Un aspetto non di poco conto visto che Cupertino probabilmente entrerà nel settore auto attraverso la collaborazione con un'azienda già presente in questo mondo.

LA SCELTA DI APPLE

Apple, infatti, può seguire tre strade: costruire i propri stabilimenti, appoggiarsi ad una casa automobilistica o affidarsi ad un produttore a contratto. La prima via è onerosa, complessa e sostanzialmente impraticabile per la società americana. Cupertino ha poi già provato a dialogare con alcune case automobilistiche, si pensi al Gruppo Hyundai, ma con scarsi risultati. Il problema vero è che un costruttore non intende produrre un modello potenzialmente di grande impatto senza mettere il suo marchio. Sarebbe come se Apple chiedesse a Samsung di produrre l'iPhone.

Per Cupertino, dunque, la via più facile da seguire sarebbe quella di adottare una strategia simile a quella seguita con l'iPhone e cioè trovare un produttore a contratto che si occupi della costruzione dell'auto. Una strade che le permetterebbe di avere maggiore controllo sul prodotto e di ottenere un migliore margine di guadagno. E secondo gli esperti del settore, tra i candidati più papabili ci sarebbero Foxconn, sempre più impegnata nel settore automotive e Magna con cui Apple ha avuto già a che fare brevemente in passato e che si occupa di produrre alcuni modelli per importanti marchi premium come BMW, Daimler e Jaguar Land Rover.

Seguendo questa via, Apple, però, dovrà decidere come gestire tutto quello che viene dopo la produzione e la vendita dell'auto. Aspetti importanti per un'azienda che intende entrare nel settore automotive. Le parole di Toyoda fanno riferimento proprio a queste difficoltà. Del resto, anche altri manager delle grandi case automobilistiche la pensano più o meno uguale. Per esempio, Herbert Diess, CEO del Gruppo Volkswagen, aveva detto chiaramente che l’industria automobilistica non è il tipico settore tecnologico nel quale puoi prendere il sopravvento in un colpo solo. Per lui, Apple non riuscirà a gestirlo dall'oggi al domani.

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