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Mercato auto Italia: ancora in calo a marzo 2019, stallo per Ecobonus

Mercato auto Italia: a marzo 2019 calo del 9,6%, bonus malus non dà gli effetti sperati

Mercato auto Italia: ancora in calo a marzo 2019, stallo per Ecobonus
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 apr 2019

Il mercato dell'auto in Italia continua la sua flessione cominciata a inizio anno: anche a marzo, infatti, le immatricolazioni dei veicoli nel nostro Paese hanno subito un calo corposo, a cui ha contribuito il clima di incertezza per quanto riguarda l'applicazione dell'Ecobonus (mancano ancora il decreto attuativo e il portale per i consumatori) ma anche la presenza incombente dell'Ecotassa | Ecotassa, Ecobonus e incentivi auto elettriche, scooter e ibride. In aumento le emissioni di CO2 medie, complice la politica di "demonizzazione" del diesel, la cui quota continua a calare. 

QUESTIONE DI CO2

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Secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – dati elaborati dall'UNRAE – le immatricolazioni di autovetture nel terzo mese dell'anno hanno segnato un consistente calo del 9,6% con 193.662 unità, contro le 214.250 del marzo dello scorso anno. Male anche il consuntivo del primo trimestre: -6,5% tra gennaio e marzo 2019, con 537.289 vetture (contro le 574.083 di gennaio-marzo 2018). Questo il commento del Presidente dell'UNRAE (che rappresenta le case auto estere in Italia) Michele Crisci

La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell’Ecobonus stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende. Inoltre in prospettiva lo scenario del mercato non può che peggiorare, considerato che gli effetti sulle vendite dell’Ecotassa non sono ancora oggettivamente rilevabili: tra le fasce penalizzate dal malus, infatti, quella da 161 a 175 g/km di CO2 ad esempio nel mese di marzo ha visto un incremento delle immatricolazioni, trattandosi, però, di auto ordinate prima del 1° marzo e, quindi, esenti dal pagamento della tassa.

Se ci si sofferma sull'analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2, elaborata dal Centro Studi e Statistiche, si può vedere un incremento del 25% in marzo per quella fino a 20 g/km (quello delle elettriche, segmento già in fisiologica crescita, sebbene con volumi molto contenuti), e un incremento del 10% per quella da 21 a 70 g/km (le ibride plug-in). Ma quello che più è evidente è l'incremento a tripla cifra delle immatricolazioni nelle fasce interessate dall'Ecotassa (ordinate prima dell'entrata in vigore lo scorso 1° marzo): +119% quella da 161 a 175 g/km di CO2, +45% quella da 201 a 250 g/km. In flessione, invece, la fascia 176 a 200 g/km (-10%) e quella oltre i 250 g/km (-5,7%), oltre alla fascia da 71 a 160 g/km che non è interessata dal provvedimento bonus/malus (-11%).

TONFO DIESEL, SOTTOTONO LE ELETTRICHE

Prosegue inesorabilmente il calo delle immatricolazioni di auto diesel, con un -25% a marzo 2019 e una quota che si ferma al 45,2% del totale (-9,3%). Male anche per quanto riguarda il primo trimestre: -26,1% con quota che scende al 43,9%. Crescono le immatricolazioni delle auto a benzina (+10% con quota del 41,2%). Tra i carburanti alternativi, il Gpl segna un leggero incremento in (+2,7%, quota al 6,6%), mentre il metano cala vistosamente (da 4.500 vetture a marzo 2018 a poco più di 2.700 vetture a marzo 2019), con una quota dell'1,4%.

Le ibride crescono del 35,1% (quota 5,3%), mentre le elettriche salgono del 42% sebbene con una quota irrisoria dello 0,3%. Un freno alla potenziale crescita a tripla cifra delle immatricolazioni di auto elettriche è costituita dalla mancanza (a un mese dalla data di avvio ufficiale) del decreto attuativo che consentirebbe l'erogazione degli incentivi per l'acquisto di auto elettriche e ibride plug-in

Il calo del diesel ha avuto il risvolto della medaglia nella crescita delle emissioni medie di CO2, oggi a 119,2 g/km con un incremento del 5,5%. Nel 1° trimestre l’incremento è del 6,9% determinato dai 120,7 g/km dell’anno in corso che si confrontano con i 112,9 del gennaio-marzo 2018. Flessione a doppia cifra tutte le carrozzerie, ad eccezione dei crossover, che crescono del 17,5% in marzo, portandosi al 33,2% di quota di mercato. Anche le pragmatiche multispazio calano, ma molto meno del mercato. 

Fiat Panda resta l'auto più venduta in Italia con 13.834 unità, seguita da Lancia Ypsilon (6.080 esemplari) e Renault Clio (4.804 pezzi). Il primo crossover si trova al quarto posto (Fiat 500X con 4.662 esemplari), seguito dal quinto posto di Dacia Duster (4.519 pezzi).

Calo generalizzato per tutti i grandi "big" dell'industria automobilistica: FCA perde il 19,45% (in calo soprattutto Alfa Romeo con -54% Fiat con -21%), Groupe PSA perde il 2,79%, Gruppo Volkswagen -1,94% (calano del 3,5% sia VW sia Audi ma cresce del 13% Seat). Daimler registra un -17,9%, mentre BMW Group è stabile con un +0,34%.

Bene invece Groupe Renault, con un +11,56% dovuto al boom di Dacia (+80%), che ha arginato il -12,2% di Renault. Cresce anche il Gruppo Toyota (+1,02%).

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