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Guida ricarica moto elettriche e scooter elettrici: a casa e alle colonnine | #Dissing

Guida alla ricarica di moto elettriche e scooter elettrico da casa o nelle colonnine AC e DC con CCS Combo.

Guida ricarica moto elettriche e scooter elettrici: a casa e alle colonnine | #Dissing
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 11 mar 2019

Ricaricare lo scooter elettrico nelle colonnine per auto è possibile? Come funziona la ricarica scooter elettrici? Qual è lo standard di ricarica dei veicoli elettrici leggeri? Insomma, lo scooter elettrico come si ricarica? 

Bene, esaurita l'introduzione obbligatoria per il SEO passiamo alle cose serie: un'ulteriore domanda e un po' di sano dissing, reso obbligatorio e quasi costruttivo.

Questo pezzo nasce in risposta ad una guida sulla ricarica di scooter e moto elettriche da parte di una "autorevole" rivista. La prima parte è dedicata al debunking di quell'articolo, la seconda include la guida alla ricarica. Il pezzo a cui mi riferisco è di fine gennaio 2019, questo articolo è pronto da febbraio ma ho lasciato il tempo alla fonte per correzioni che, a più di un mese di distanza, non sono mai avvenute.

PERCHÉ VOLER RICARICARE LO SCOOTER DA UNA COLONNINA?

L'emergenza può capitare a tutti: siete in giro con l'Askoll eS3 che abbiamo recensito qui o con il Niu N recensito qua, e non trovate un "quo" dove ricaricare la batteria completamente a terra. Quante volte capiterà nella vita? Raramente.

Tolta l'emergenza, restano tutte le altre situazioni, quelle in cui volete ricaricare il vostro scooter elettrico in un posto pubblico nonostante abbiate sufficiente autonomia. Aprite quindi la sella del vostro scooter, uno degli oggetti più apprezzati dai ladruncoli di tutto il mondo, e decidete di esporre i costosi pacchi batterie alla mercé di tutti mentre sono collegati alla colonnina. Alcuni pacchi batterie, come il Silence, hanno anche le ruote!

L'attesa non è un problema: due passi in centro, un giro per negozi, una birra con l'amico che abita in zona…nel frattempo le vostre batterie sono in ricarica nella più totale sicurezza: d'altronde non sono relativamente leggere e fatte con una maniglia che ne facilita il trasporto. D'altronde è impossibile che qualcuno, con dolo o senza, stacchi la schuko interrompendo la ricarica. 

ELETTRICO, QUESTO SCONOSCIUTO | #DEBUNKING

La sottilissima ironia delle righe precedenti non nasce per caso. Con l'intento di spacciarsi paladini della mobilità elettrica e profondi conoscitori delle due ruote elettriche, i colleghi si sono lanciati a rispondere alla domanda da un milione di dollari: posso ricaricare uno scooter elettrico alle colonnine per auto?

Concordo con i colleghi nel sostenere che la risposta apre questioni davvero importanti sul futuro della mobilità elettrica, nello specifico la questione principale è quella di un mondo in cui tutti vogliono lanciarsi forti della stessa preparazione sul tema che avrebbe un infante di tre mesi sulla fisica teorica.

Inizia lo show: non solo la guida sostiene che le colonnine per auto ricaricano prevalentemente con corrente continua, ignorando quindi la pletora – e la maggioranza – di colonnine AC diffuse in tutta Italia, ma aggiunge anche che la colpa è delle infrastrutturenon degli scooter elettrici che sono nati con in mente – almeno oggi – un diverso utilizzo. Ciliegina sulla torta? La guida asserisce che le auto utilizzano la Tipo 3A che è invece nata proprio per i veicoli leggeri e la ricarica lenta ed eroga massimo 3.7 kW (Modo 3 semplificato); il vero standard per le auto elettriche di oggi è la Tipo 3C, monofase e trifase fino a massimo 22 kW. Giusto quindi che un articolo di fine gennaio 2019 postato nella rubrica "attualità" abbia ancora in mente veicoli come la Twizy?

Non vi basta? Sappiate che secondo la guida le moto elettriche non possono viaggiare: le decine di viaggiatori elettrici su due ruote che trovate su YouTube, infatti, semplicemente non esistono.

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GUIDA ALLA RICARICA: SCOOTER ELETTRICI

Scooter elettrici e moto elettriche oggi ricaricano prevalentemente in corrente alternata, vero. La colpa non è affatto delle infrastrutture: nel caso degli scooter, oggi equivalenti dei cinquantini o di "cilindrata" di poco superiore, è l'idea stessa alla base che impedisce la ricarica in stazioni pubbliche. 

Modelli come Askoll e Niu, ad esempio, sfruttano una batteria che ci si può portare a casa, in ufficio, al bar o in box e collegare per la ricarica. Lo scenario di emergenza contemplato è proprio questo, il fatto che qualsiasi presa può ospitare la spina del caricatore portatile così da consentirvi, previa una discreta e variabile attesa, di tornare a casa. Se proprio si vuole, inoltre, si può entrare nel mondo degli adattatori, sconosciuto oggi ai più e speriamo sconosciuto anche domani in vista di un ulteriore passo verso la standardizzazione dei sistemi di ricarica.

Arriveranno scooter elettrici in grado di collegarsi alla colonnina? Certo, inizialmente si tratterà di maxi-scooter delle dimensioni di BMW C Evolution ad esempio, oppure come il concept presentato da NIU ad EICMA 2017 dove la batteria removibile è quella "tampone", l'equivalente della tanica d'emergenza per i mezzi a combustione.

RICARICA MOTO ELETTRICHE

Passiamo alla ricarica delle moto elettriche. In questo caso la transizione tra presa casalinga e carica pubblica è più vicina. Zero Motorcycles, ad esempio, include di serie il caricatore casalingo: il pacco batterie non è removibile, il caricatore è integrato sulla moto (e non uno scatolotto da portarvi appresso) ma la spina è quella classica, una soluzione per chi parcheggia in box ogni sera la sua due ruote elettrica. Da notare che si può velocizzare la ricarica con caricatori aggiuntivi e indipendenti (da 1 kW) da utilizzare in parallelo al caricatore integrato.

Come optional, però, Zero ci propone il Charge Tank da 6 kW: si tratta in questo caso dell'equivalente della ricarica rapida delle auto nel mondo moto: resta sempre in corrente alternata ma raggiunge fino a 6 kW, promette ricariche più veloci e utilizza le stazioni di secondo livello (pubbliche o domestiche, il wallbox per intenderci) con il J1772, il Tipo 1 monofase di cui vi parlo nella guida alla ricarica auto elettriche.

POSSO RICARICARE LA MOTO ELETTRICA ALLE COLONNINE…

Già, oggi si può ricaricare una moto elettrica alle colonnine pubbliche: si tratta di colonnine per auto elettriche (le prime, quelle che rientravano nella categoria dei quadricicli) che in Italia, pensate un po' cari "colleghi", esistono, e le trovate in alcune Ikea o alla Lidl ad esempio.

…E POSSO RICARICARLA ANCHE IN DC

Anche la ricarica in corrente continua è nel mirino delle moto elettriche. Energica ha deciso di abbracciare la DC tramite CCS Combo così da accorciare ulteriormente i tempi e permettere di utilizzare le colonnine fast. Energica Eva consente di accedere sia alla ricarica Modo 2 o 3 in corrente alternata, sia alla carica veloce DC Modo 4 (se non siete familiari con i "modi", c'è la solita guida).

Nel primo caso il caricatore è integrato a bordo (massimo 3 kW) e può essere regolato nella potenza tramite app. Nel secondo, come da regola per le stazioni in corrente continua, il caricatore è esterno: la moto si collega con il CCS Combo ma la potenza massima viene limitata a 20 kW per questioni di gestione termica del pacco batterie.

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