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Pedaggio autostradale: nel 2019 stop agli aumenti sul 90% delle tratte

Niente aumenti per i primi 6 mesi del 2019, rincari isolati

Pedaggio autostradale: nel 2019 stop agli aumenti sul 90% delle tratte
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 2 gen 2019

L'inizio del nuovo anno solitamente coincide con un aumento generalizzato dei principali servizi, dal gas ai pedaggi autostradali. Per quanto riguarda le autostrade, gli automobilisti italiani possono tirare un – momentaneo – sospiro di sollievo: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti comunicato – tramite un post su Facebook del Ministro Danilo Toninelli – di aver provveduto a bloccare per almeno i primi 6 mesi del 2019 i rincari alle tariffe autostradali su quasi tutte le tratte nazionali.

Grazie al duro lavoro fatto al Mit in questi ultimi giorni, e nonostante tantissimi ostacoli, ho firmato i decreti grazie ai quali, nel 2019, non scatterà nemmeno un centesimo di aumenti dei pedaggi sul 90% delle autostrade italiane. Nella maggior parte dei casi l'assenza di rincari è il risultato di una fruttuosa interlocuzione con i concessionari autostradali. 

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In quel 10% di tratte autostradali non incluse figurano le A24 e A25 (Roma-L'Aquila e la diramazione per Pescara), dal momento che non è stato raggiunto l'accordo con la società concessionaria Strada dei Parchi. Nel comunicato del MIT (link in FONTE) si sottolinea come sia il Ministro sia gli uffici del Ministero abbiano impegnato fino agli ultimi giorni dell'anno per individuare una soluzione che evitasse l’aumento di oltre il 18% sui pedaggi dal 1 gennaio 2019 con il concessionario in questione. Questa la decisione "tampone" del Ministro:

abbiamo agito emanando comunque l’apposito decreto di sterilizzazione degli esorbitanti rincari per gli utenti.

Sono invece scattati rincari consistenti lungo l’autostrada A6 Torino-Savona (+2,2%), la A5 Autostrada della Valle d'Aosta (+6,32%), la A32 Torino-Bardonecchia (+6,71%) e le reti gestite dalla Concessioni Autostradali Venete Spa (+2,06%). Nel suo post di fine anno, il Ministro ha infine anticipato le prossime mosse del Governo per ridurre strutturalmente le tariffe autostradali:

Prevediamo pedaggi più bassi perché direttamente collegati con gli investimenti effettivi e non più presunti da parte dei concessionari. Una norma che abbiamo inserito nel decreto Genova che è già legge.

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