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Panasonic e LG puntano a raddoppiare la produzione di batterie per EV in Cina

Panasonic e LG cavalcano l'onda della mobilità elettrica in Cina

Panasonic e LG puntano a raddoppiare la produzione di batterie per EV in Cina
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 28 dic 2018

In un mercato, quello cinese, dove nel 2017 sono state vendute 726.000 auto elettriche (+30% rispetto all'anno prima con quota di mercato del 3%) e dove si prevede che nel 2030 1 auto nuova su 3 sarà elettrica, i costruttori automobilistici e le grandi aziende a loro collegate non possono non cavalcare l'onda dei cosiddetti "new energy vehicles".

Tra questi vi sono Panasonic e LG Chem, che hanno annunciato massicci ampliamenti nella capacità produttiva di batterie per veicoli elettrici in Cina approfittando dell'allentamento delle restrizioni nei confronti delle aziende straniere per quanto riguarda import ed export. La svolta avverrà a partire dall'inizio del 2019, quando il Governo Cinese agevolerà l'attività dei costruttori stranieri che decideranno di investire nella mobilità sostenibile in Cina.

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La società giapponese Panasonic punta ad incrementare fino all'80% la capacità produttiva del suo unico stabilimento presente nel Paese del Dragone (al momento di circa 5 GWh all'anno, destinati ai veicoli Tesla) con due linee produttive. La coreana LG Chem, invece, punta a raddoppiare la propria capacità produttiva realizzando nuovi stabilimenti a Nanjing (ma solo a partire dal 2020). Con questo ampliamento ci sarà spazio anche per le batterie destinate alle auto ibride plug-in, andando a soddisfare il fabbisogno di circa 500.000 veicoli elettrificati l'anno. 

Un altro importante player sudcoreano, Samsung SDI, si sta muovendo in questo ambito, valutando la possibilità di costruire una fabbrica di batterie vicino a Shanghai. Dall'altro lato, i costruttori di batterie cinesi non stanno di certo a guardare: CATL, l'attuale leader mondiale per quota di mercato, CATL prevede di quadruplicare la propria capacità produttiva arrivando nel 2020 a 50 GWh. BYD, costruttore di veicoli elettrici, punta invece a 60 GWh l'anno sempre entro il 2020.

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