Ecotassa, FCA: "se passa modifiche a piano industriale" | La proposta di e_mob
FCA avverte il Governo: se passa l'Ecotassa ci saranno modifiche al piano industriale per l'Italia
FCA non vede di buon occhio le misure annunciate dal Governo gialloverde per affrontare la questione dell'inquinamento dell'aria e incentivare allo stesso tempo le vetture a basso impatto ambientale. La cosiddetta "Ecotassa" (o meglio, "Ecobonus") – inserita in un emendamento alla Manovra economica attualmente al vaglio delle due Camere e applicata (qualora venisse confermata) alla maggiorparte dei veicoli nuovi venduti a partire dall'inizio del 2019 – non piace a FCA, che ha avvertito l'esecutivo tramite una lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale del Piemonte Antonino Boeti.
Nella lettera, il responsabile delle operazioni di FCA Emea Pietro Gorlier sostiene che, se venisse confermato il provvedimento, il Gruppo italo-americano sarebbe costretto a modificare il piano industriale per l'Italia annunciato la scorsa settimana. Un piano basato su auto ibride ed elettriche, ma anche SUV e crossover a marchio Alfa Romeo.
È un fatto certo che il sistema di bonus-malus, qualora attuato secondo l'impianto approvato in prima lettura dalla Camera, inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore estremamente delicata, modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale. Se tale intervento fosse confermato fin dal 2019, si renderà necessario un esame approfondito dell'impatto della manovra e un relativo aggiornamento del piano.
ECOTASSA, LA PROPOSTA ALTERNATIVA DI E_MOB
Nonostante l'incontro tenutosi ieri abbia trovato alcuni rappresentanti delle associazioni e delle Case automobilistiche "entusiasti" del provvedimento (così ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi di Maio) sono in molti a suggerire al Governo alcune modifiche al cosiddetto "Ecobonus", in particolare per quanto riguarda la questione del bonus/malus.
Tra questi c'è e_mob, il comitato che coordina istituzioni, aziende e associazione attive nel promuovere la mobilità elettrica. Come visibile nelle tabelle qui sopra, la proposta, esposta durante il tavolo con il Governo dal rappresentante Camillo Piazza, è quella di introdurre l'ormai celebre Ecotassa a partire dalle auto con emissioni uguali o superiori ai 150 grammi/km, destinando gli incentivi ai modelli che dichiarano emissioni di CO2 inferiori ai 70 grammi/km.
L’idea dell’ecotassa è giusta, tanto che l’abbiamo elaborata, promossa e presentata durante le due edizione della Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica. Meno efficace pare la ripartizione dei bonus/malus. Sul fronte malus riteniamo opportuno fare partire la tassa sulle vetture con emissioni di almeno 150 grammi/km, limite che escluderebbe dal sovrapprezzo dell’ecotassa i modelli più economici scelti dalle famiglie con minore disponibilità economica. Inoltre, il limite di 150 grammi esclude dal malus circa l’80% delle auto sul mercato concentrando la tassa soltanto sui modelli a maggiore impatto ambientale.
Infine, e_mob ha chiesto che almeno il 25% degli incentivi previsti sia destinata esclusivamente alle vetture elettriche, equilibrando così una situazione in cui, prevedibilmente, la maggior parte dei contributi finirebbe ad incentivare le vetture ibride o a metano, decisamente più accessibili.