Mitsubishi Outlander PHEV: 46 g/km di CO2 in condizioni reali per il SUV ibrido plug-in
Il SUV ibrido plug-in dichiara emissioni di CO2 da record anche in presenza del nuovo ciclo di omologazione WLTP, più vicino alle condizioni di utilizzo reali
Il Model Year 2019 di Mitsubishi Outlander PHEV, svelato lo scorso marzo al Salone di Ginevra, arriverà sul mercato italiano il prossimo autunno, ma ha già fatto parlare di sé: il SUV ibrido plug-in (tra i pionieri di questa tecnologia all'epoca del suo debutto nel 2013) è stato recentemente sottoposto al ciclo di omologazione WLTP, quello che più si avvicina alle condizioni di utilizzo reali, registrando emissioni di CO2 di soli 46 g/km.
Si tratta di un valore decisamente basso, che tiene conto anche del percorso effettuato in modalità completamente elettrica. L'autonomia in EV si è rivelata altrettanto interessante, con 45 km percorsi con una ricarica di elettricità.
In buona sostanza, il SUV giapponese ha superato a pieni voti il nuovo ciclo omologativo, cosa che non si può dire per altri costruttori, che invece hanno manifestato apertamente alcune difficoltà: molti modelli ibridi plug-in concorrenti, infatti, non saranno più classificati come veicoli a bassissima emissione in base ai nuovi test, e alcuni di essi sono stati ritirati dalle vendite a seguito del nuovo regime di test (qui tutti i dettagli su come funziona il nuovo ciclo).
Outlander continuerà invece a beneficiare degli incentivi e delle agevolazioni previste, a livello locale e regionale, per le vetture ibride a basso impatto ambientale (plug-in), come l'ingresso nell'area C di Milano e le esenzioni del bollo da 3 a 5 anni (opzione possibile in varie regioni italiane).
Il merito va anche agli aggiornamenti apportati da Mitsubishi con il Model Year 2019: un nuovo motore a benzina da 2,4 litri, dotato del sistema di fasatura variabile delle valvole MIVEC per passare agevolmente dal ciclo di combustione Otto a quello Atkinson e viceversa, è più potente del vecchio 2 litri (135 CV contro 121 CV) ed è in grado di erogare maggiore coppia (211 Nm contro 190 Nm) in un più ampio intervallo di regimi.
Più potente anche il motore elettrico posteriore, ora da 70 kW/95 CV, così come il pacco batterie, più potente del 10% e dalla capacità aumentata a 13,8 kWh (prima erano 12 kWh). Il tutto si traduce in una vettura più performante, con un'accelerazione 0-100 km/h coperta in 10,5 secondi (-0,3 secondi rispetto a prima), ma soprattutto più efficiente.
Il restyling ha introdotto inoltre nuovi ammortizzatori (la cui risposta è stata migliorata per la guida a bassa velocità), due nuove modalità di guida, la "Sport" (in grado di aumentare la reattività di sterzo e acceleratore) e la "Neve" (migliora le partenze a bassa aderenza e le prestazioni in curva su superfici scivolose), nuovi materiali per l'insonorizzazione, nuovi quadri elettrici, strumentazione aggiornata, porte USB più raggiungibili e inediti rivestimenti interni.
L'estetica beneficia, infine, di una mascherina frontale ridisegnata, un paraurti posteriore più scolpito, fanali ridisegnati e nuovi cerchi in lega da 18 pollici.