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Renault e Dacia: anteprima novità 2018, da Duster GPL a Megane RS Trophy

Le novità Renault e Dacia per il secondo semestre del 2018

Renault e Dacia: anteprima novità 2018, da Duster GPL a Megane RS Trophy
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 8 lug 2018

Con la presentazione dei risultati del primo semestre, Renault Italia fa il punto della situazione e svela quali novità caratterizzeranno i restanti mesi del 2016. Il gruppo perde il 3.4% a causa del forte calo del mercato generale nei veicoli commerciali e stabilizza una quota complessivaal 9.7% in Italia.

Renault e Dacia: anticipazioni per i prossimi mesi

In linea con quanto fatto nel primo semestre, i prossimi mesi porteranno novità sia di allestimento che di prodotto. Tra Renault e Dacia si lavora per affinare la gamma che, in casa francese, ha guardato alla semplificazione così da facilitare il processo di scelta e acquisto da parte del cliente: Duel per le berline, Sport Edition per i crossover ed Executive per le vetture premium, berline e SUV.

Prima in ordine di importanza è sicuramente la versione GPL di Dacia Duster. Il restyling del SUV è partito benissimo (lo abbiamo provato in fuoristrada a gennaio) superando le 15.000 unità nel semestre di lancio e il GPL sarà certamente in grado di impennare nuovamente il grafico.

A settembre arriverà Twingo Duel e ottobre porterà Captur Extra Limited Edition, modello in edizione limitata da soli 100 pezzi. Ottobre sarà però il mese di Megane RS Trophy, più potente della 280 cavalli per gli appassionati del motorsport. Si passa poi al mondo della moda con la versione di serie di Clio Moschino e si chiude l'anno con Renault Master Z.E., la versione elettrica per il trasporto dell'ultimo miglio con 200 chilometri nel ciclo NEDC che diventano tra gli 80 e i 120 in un utilizzo reale.

Per Dacia ci sarà invece la Sandero Streetway a settembre, contrapposta a Stepway, e la Duster GPL di ottobre 2018.

Guardando più avanti, Renault ha in programma di entrare nell'ibrido, prevedento 12 modelli elettrificati, 8 auto elettriche e 15 modelli a guida autonoma entro il 2022, dai Livello 2 ai Livello 4.

Un passo indietro per guardare avanti

Partendo da gennaio 2018 i francesi hanno introdotto Scenic Sport Edition, auto seguita poi da Kadjar Sport Edition e Clio Moschino, una show car per la fashion week che vedrà a fine anno la versione di produzione.

Si salta poi ad un maggio ricco di lanci: Megane RS con quattro ruote sterzanti e 280 cavalli, Captur Sport Edition a completare il rinnovamento della gamma crossover, Mégane e Mégane Sport in versione Duel e l'iniziativa relativa a Kadjar in partnership con il nuovo film della saga di Star Wars.

Gli ultimi mesi hanno poi visto il potenziamento della mobilità elettrica nel segmento del car sharing: tre i circuiti inaugurati dove si distingue Bologna con 120 Zoe che raddoppieranno entro un anno. Dieci le Zoe condivise nel Salento con 4Us, flotta che ha l'obiettivo di raggiungere 50 unità ma potrebbe anche arrivare a 100 qualora il pubblico rispondesse con favore.

Anno di novità anche per Dacia: Duster è cambiato rinnovandosi pur mantenendo lo stesso prezzo e la serie speciale WoW, forte dell'arrivo del clima automatico, ha ottenuto un grande successo.

I numeri di Renault e Dacia

Così, in un mercato italiano che rallenta fisiologicamente per le incertezze politiche, Renault perde 0.2 punti in percentuale e il 3.4% in volumi e l'Italia diventa il terzo Paese per i numeri:

  • Twingo: 6.682 immatricolazioni, + 11% rispetto al primo semestre del 2017. Renault Twingo La Parisienne ottiene il 10% nel mix di vendita.
  • Clio: l'auto streniera più venduta in Italia è anche la prima del segmento B. Al sesto anno di vita ottiene 29.012 immatricolazioni, qui l'anteprima della versione con il Turbo GPL.
  • Captur: segue l'esempio di Clio, è il crossover straniero più venduto in Italia e fa segnare 16.817 unità.
  • Kadjar: nel segmento C SUV è un debuttante ma, al primo anno di vita (contanto i mesi e non l'anno solare), riesce a piazzare 8.562 unità e ha un mix di vendite dove il 30% è rappresentato dalle versioni con cambio automatico.
  • Scenic: con 4.994 unità si difende bene nel segmento delle monovolume compatte raggiungendo il podio. Il 30% di quelle vendute ha il cambio automatico.

  • Segmento D: qui confluiscono le restanti auto della gamma che e i volumi si riducono. In totale Renault ha venduto 2.105 auto nella categoria, riuscendo però a piazzarne il 70% con il cambio automatico e il 20% nell'allestimento più lussuoso, Initiale Paris.
  • Kangoo: con quasi 2000 unità è la seconda furgonetta straniera più venduta in Italia.

Per una Renault in calo del 5.9% (6.7% quota di mercato), Dacia è in piena forma e cresce del 2.7% complessivo (3.4% le vetture, in calo i veicoli commerciali), aumentando la quota di mercato di 0.1 punti così da raggiungere il 3% netto nel primo semestre. Il marchio ottiene successo sia con i modelli che con le iniziative, come la serie speciale WOW che rappresenta il 60% delle vendite del marchio.

  • Sandero: top 5 nel segmento con 16.137 unità. Il 75% delle Sandero vendute è Stepway e il 30% è a GPL
  • Duster: la mattatrice nel segmento SUV: forte di 15.292 unità nel semestre di lancio, la nuova versione ha raggiunto questi risultati senza il GPL. La crescita è del 19%, il dato è da record e il 30% delle Duster vendute è 4X4

Auto elettriche: considerazioni

In occasione della presentazione dei risultati del primo semestre e delle anticipazioni per i prossimi mesi, Renault ha anche confermato l'impegno nel car sharing elettrico, il grosso della fetta delle vendite di veicoli a batteria dato che la quota privati è del 14%. Nonostante queste percentuali, chi ha scelto oggi l'elettrico riporta un tasso di soddisfazione di gran lunga più alto rispetto al termico secondo i dati dei sondaggi Renault e anche chi usa lo sharing ha risposto in maniera positiva, trovando nell'auto elettrica condivisa il mezzo per affrontare le sempre crescenti restrizioni imposte dalle amministrazioni per le aree centrali della città.

Interrogata su possibili promozioni per incentivare le vendite ai privati, Renault ha risposto restando sulla stessa posizione: servono aiuti statali per la diffusione. La Francia è un esempio che ha consentito di far decollare le vendite di Zoe ma, nonostante i prezzi siano destinati a calare, senza aiuti statali non assisteremo alla stessa impennata e il produttore non è intenzionato a tagliare sui costi in questo momento in cui i volumi non permettono mosse aggressive.

Infine, spesso contrapposto all'elettrico per filosofia, il diesel resta una motorizzazione ed un'offerta valida per il gruppo. A fronte di cali in alcune aree dove i Comuni hanno annunciato provvedimenti restrittivi, in tutta Italia il gasolio resta consolidato e la risposta di Renault sarà quella di offrire diesel Euro 6D Temp al passo con le prossime normative.

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