Tesla taglia del 9% i posti di lavoro alla ricerca del profitto
In una mail ai dipendenti Elon Musk annuncia un taglio al 9% del personale per cercare di ottimizzare i costi, senza mettere in crisi la produzione di Model 3
Anche Tesla è alle prese con la dura realtà del profitto: con la produzione di Model 3 ormai sulla via della stabilizzazione (ci si aspettano 5.000 vetture prodotte ogni settimana entro la fine di giugno) pare che il marchio di Palo Alto stia valutando il taglio di alcune migliaia di posti di lavoro al fine di ridurre i costi senza mettere a rischio la produzione della berlina elettrica.
Lo riporta Reuters, che cita alcuni estratti di una email che il CEO Elon Musk avrebbe inviato ai propri dipendenti per illustrare loro la nuova strategia di ottimizzazione del reparto produttivo:
Come parte di questo sforzo, e della necessità di ridurre i costi e ottenere un maggior margine di guadagno, abbiamo preso la difficile decisione di lasciare a casa circa il 9% dei colleghi che fanno parte di questa azienda. Questi tagli interesseranno quasi interamente i nostri dipendenti "salaried" e non quelli destinati alla produzione, dunque ciò non avrà ripercussioni sulla nostra capacità di raggiungere i target produttivi nei prossimi mesi.
Il numero totale dei dipendenti Tesla dovrebbe dunque stabilizzarsi a 37.000, in linea con i valori dichiarati alla fine dello scorso anno. Visto che Tesla ha deciso di non rinnovare l'accordo con Home Depot per la rivendita dei propri prodotti per la casa (Solar Roof e Powerwall), alcuni dei venditori saranno trasferiti nei corner dedicati presso gli showroom Tesla.
Secondo alcuni analisti interpellati da Reuters, l'ottimizzazione della forza lavoro potrebbe aiutare Tesla a raggiungere il profitto nel breve termine, pur non rappresentando una soluzione efficace sul lungo periodo, soprattutto in vista degli importanti investimenti previsti nei prossimi mesi/anni per allestire le linee produttive di Model Y, Roadster, Semi e per ampliare la Gigafactory.