Nissan, emissioni ridotte del 40% entro il 2022
Nissan punterà ad abbassare le emissioni del 40% entro il 2022 come parte della strategia "Nissan Sustainability 2022".
Ridurre le emissioni dei nuovi veicoli del 40% entro il 2022. Si tratta di un altro obiettivo annunciato da Nissan, in linea con il piano a medio termine M.O.V.E. to 2022, che porterà la casa nipponica a vendere un milione di auto elettriche all'anno entro tale anno. Il piano, che si articola sugli assi ambiente, società e governance (ESG), rientra all’interno del Nissan Green Program, il programma lanciato nell’anno fiscale 2001 con una visione di lungo termine proiettata al 2050.
La strategia Nissan Sustainability 2022, oltre a migliorare la qualità dell'aria, entro la fine dell'anno fiscale 2022 prevede di ridurre le emissioni generate dalle attività produttive e aziendali del 30%; l'impiego di nuovi materiale del 70% in favore del riciclo delle batterie al litio dei veicoli elettrici; i composti organici, e il consumo d'acqua nella produzione globale del 21% rispetto ai livelli del 2010.
Non solo ambiente ma anche tanta sicurezza: il nuovo piano di sostenibilità punta a ridurre gli incidenti mortali a bordo dei veicoli Nissan grazie ai sistemi di assistenza alla guida (ADAS) come ProPilot, il sistema che rappresenta il primo passo verso la guida autonoma. Tra le iniziative di governance è inclusa la promozione di opportunità che permettano ai dipendenti di fornire il proprio feedback per risolvere le non-conformità attraverso il sistema di segnalazione SpeakUp di Nissan.
Nei prossimi 4 anni Nissan incrementerà l'offerta dei veicoli a propulsione alternativa e di quelli ibridi, con il lancio di 8 nuovi modelli a zero emissioni da proporre sia sul mercato cinese che giapponese, insieme ad un veicolo leggero (kei-car) alimentato a batteria.
Oltre ai 3 veicoli a zero emissioni, M.O.V.E. to 2022 proporrà sul mercato 5 nuovi modelli dotati di e-POWER, il sistema che permette l'azionamento delle ruote tramite il motore elettrico abbinato a uno a benzina di piccole dimensioni in grado di ricaricare le batterie con la logica del range-extender in un propulsore che integra tutto in un'unico blocco.
Tutte queste manovre green dovrebbero sancire la fine del diesel anche in Europa dopo l'interruzione delle vendite in Giappone e negli Stati Uniti, i mercati principali della casa nipponica. Le unità a gasolio continueranno ad essere equipaggiate su alcuni veicoli commerciali almeno fino al 2020, anno in cui approderanno sul mercato i nuovi modelli ed entreranno in vigore le nuove normative europee sulle emissioni.