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SUV Lotus: base Volvo e design da coupé nel 2022

Il primo SUV di Lotus dovrebbe arrivare nel 2022 con piattaforma Volvo e design da coupé, ad un prezzo intorno ai 70.000 euro

SUV Lotus: base Volvo e design da coupé nel 2022
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 20 mar 2018

Il SUV di Lotus si farà. La conferma, più volte riportata sulle pagine di tutti i siti del mondo, trova oggi la sua conferma ufficiale nelle dichiarazioni del CEO Jean-Marc Gales, che ai colleghi di Autocar ha svelato le prime informazioni su uno dei modelli più attesi del brand inglese recentemente rilevato da Geely. 

La commercializzazione del crossover inglese – di cui si parlava già nel 2011, ai tempi della presentazione del massiccio piano industriale poi mai realizzato a causa della crisi – è prevista nel giro di 3-4 anni, ma il progetto è già in fase di sviluppo da tempo. Obiettivo dei progettisti: realizzare un SUV che si guidi come nessun altro veicolo dello stesso segmento e che pesi meno di 2 tonnellate.

Nel mirino della casa di Hethel ci sono i benchmark nel segmento in quanto a stile e piacere di guida, ossia Maserati Levante e Porsche CayenneMacan. In particolare, le dimensioni e le proporzioni dovrebbero ricalcare da vicino quelle del SUV Maserati, come possiamo vedere dai disegni depositati negli scorsi mesi da Lotus all'Ufficio Brevetti inglese (anche se, come spesso ricordiamo, non è detto che i disegni in questione rappresentino le forme definitive del modello). Nel parlare con Autocar, Gales ha anche espresso i propri complimenti ad Alfa Romeo per il design di Stelvio, riconoscibile anche se si dovesse rimuovere il badge frontale. Così sarà anche il SUV di Lotus: distinguibile come Lotus al primo sguardo.

Sotto all'affascinante carrozzeria da coupé a 5 porte, il SUV di Lotus dovrebbe attingere dalla banca dati offerta dalla casa madre Geely, e in particolare da quella piattaforma SPA su cui Volvo ha realizzato i recenti SUV XC90 e XC60. Modelli di ultima generazione, tecnologici e leggeri grazie all'utilizzo di acciai alto resistenziali e alluminio. Due però i "limiti" di questa struttura: da una parte la trazione anteriore e dall'altra la possibilità di abbinarci solamente motori a 4 cilindri. Problemi che però potrebbero essere facilmente superati con l'adozione di una trazione integrale di serie su tutte le versioni, magari in abbinamento esclusivo ad un ibrido plug-in, che su Volvo XC90 Twin Engine arriva a sviluppare la bellezza di 401 CV.

Derivata direttamente da Volvo la tecnologia per la sicurezza e per la connettività, a cominciare dal grande schermo tattile centrale su cui è possibile controllare tutte le funzioni dell'auto. In comune con le vetture svedesi anche la semplicità degli interni e la qualità dei materiali. Il tutto ad un prezzo che dovrebbe attestarsi su una fascia compresa tra i 65.000 e i 75.000 euro.

Per quanto riguarda la produzione, la Cina rappresenta la prima candidata, anche se Gales non esclude il Regno Unito. Tutto, però, dipenderà da come la Brexit influenzerà la produzione locale di automobili. 

 

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