Contratto di Governo: le proposte per il settore auto e trasporti
Incentivi per l'acquisto di auto meno inquinanti, potenziamento di porti e linee ferroviarie e rinnovamento dei mezzi pubblici.
Nella versione definitiva del "Contratto per il Governo del Cambiamento" pubblicata stamane dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, le due forze politiche candidate alla formazione del nuovo esecutivo hanno esposto il programma di governo congiunto per i prossimi cinque anni. Tra i 30 punti del programma non manca qualche novità per gli automobilisti. Scopriamole insieme.
Incentivi per le elettriche e agevolazioni per chi inquina meno
A fianco della riduzione delle accise sul prezzo dei carburanti – già presente nella prima bozza del Contratto – al punto 27. TRASPORTI, INFRASTRUTTURE E TELECOMUNICAZIONI compaiono i veicoli elettrici, da sempre al centro del programma politico dei pentastellati.
In tema di mobilità sostenibile, il futuro esecutivo (nelle intenzioni delle due forze politiche) promette di "avviare un percorso finalizzato alla progressiva riduzione dell’utilizzo di autoveicoli con motori alimentati a diesel e benzina, al fine di ridurre il numero di veicoli inquinanti e contribuire concretamente al conseguimento e miglioramento degli obiettivi contenuti nell’accordo di Parigi".
Per questo, il programma prevede incentivi per favorire l'acquisto di veicoli elettrici e ibridi a fronte della rottamazione/vendita di un veicolo a combustione interna o, in alternativa, di interventi di retrofit per trasformare un'auto tradizionale in un veicolo ibrido o elettrico. Nel documento non si specifica l'entità del contributo concesso, che dovrà essere "attentamente aggiornato sulla base del tasso di diminuzione dei prezzi internazionali delle vetture elettriche".
A tal proposito, i due partiti si impegnano per far sì che il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica possa "divenire uno strumento dinamico in grado di intercettare e risolvere in tempi rapidi le problematiche relative ad eventuali carenze infrastrutturali, sia a livello nazionale che locale, per contribuire attivamente allo sviluppo della mobilità elettrica".
Infine, M5S e Lega propongono la speriementazione di nuove iniziative per premiare gli automobilisti che scelgono vetture a minor impatto ambientale, penalizzando invece chi acquista veicoli più inquinanti.
Car e bike sharing integrato nei trasporti pubblici
La mobilità sostenibile passa anche per le nuove forme di trasporto, come quello condiviso. Il car sharing, secondo quanto redatto nel documento, dovrà essere dotato di nuovi spazi pubblici, purché le società decidano di incrementare la quota di auto elettriche all'interno delle flotte di veicoli condivisi.
Per quanto riguarda il trasporto dell'ultimo miglio, l'accordo prevede soluzioni per "incentivare lo sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane e di un sistema di bike-sharing capace di integrare differenti sistemi di mobilità su ferro e su gomma". Un'idea: l'integrazione delle ciclostazioni nei pressi delle stazioni ferroviarie, metropolitane e degli autobus, nonché nei pressi di siti di interesse turistico.
Potenziamento infrastrutturale
I due partiti ritengono l'Italia la "naturale cerniera di collegamento per i traffici provenienti dall’Estremo e Medio Oriente verso l’Europa". Per questo, il programma contenuto nel Contratto prevede una riforma dell'attuale legislazione in materia di riordino portuale. Lega e M5S spingono sulla trasformazione dei porti italiani da transhipment (aree di passaggio tra una nave e l'altra) a gateway (aree di sdoganamento merci).
Una volta realizzata questa riforma, sarà la volta di un potenziamento della rete di trasporto ad alta capacità, favorendo al contempo il passaggio da gomma a ferro per quanto riguarda il trasporto merci. L'attenzione è puntata anche sul trasporto passeggeri, e in particolare nel documento ci si concentra sul trasporto ferroviario regionale, che ha bisogno di un "ammodernamento nonché potenziamento delle linee ferroviarie preesistenti".
Rilancio Alitalia e ridiscussione TAV
Nel Contratto c'è spazio anche per l'eterna questione Alitalia: per i due partiti, la compagnia aerea deve essere rilanciata nell'ambito di un "piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo". Nelle intenzioni del futuro Governo, dunque, pare esclusa l'erogazione di denaro pubblico se non in presenza di un piano di risanamento che presupponga una crescita sostenibile.
Infine, occhi puntati anche sulla TAV: i partiti si impegneranno a ridiscutere in tutti i suoi punti il progetto della Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, nel rispetto dell'accordo tra Italia e Francia.