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Volkswagen e Xpeng portano la piattaforma CEA anche sui modelli a benzina e ibridi plug-in

La collaborazione si rafforza e porta l'architettura CEA oltre i modelli elettrici.

Volkswagen e Xpeng portano la piattaforma CEA anche sui modelli a benzina e ibridi plug-in
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 18 ago 2025

Volkswagen Group China e Xpeng hanno annunciato un nuovo passo nella loro collaborazione strategica, confermando l’estensione dell’architettura elettronica ed elettrica CEA anche ai veicoli a combustione e ibridi plug-in. A partire dal 2027, infatti, questa piattaforma non sarà più limitata ai modelli elettrici ma verrà adottata su tutta la gamma prodotta in Cina, proseguendo la collaborazione tra i due marchi già avviata con la rete di ricarica rapida e nei laboratori congiunti dedicati all’innovazione.

La strategia dietro l’estensione dell’adozione dell’architettura CEA


La China Electronic Architecture (CEA) è una piattaforma ad alte prestazioni basata su una struttura di calcolo centralizzata. Il sistema supporta tecnologie avanzate di assistenza alla guida, integra un assistente vocale intelligente alimentato dall’intelligenza artificiale ed è compatibile con aggiornamenti over-the-air (OTA) completi e rapidi. Con questa architettura si punta a ridurre drasticamente il numero di centraline elettroniche nei veicoli, semplificando la complessità dell’hardware e abilitando un approccio più efficiente, sostenibile e aggiornabile nel tempo.

Secondo Ralf Brandstätter, membro del board Volkswagen e CEO della divisione cinese del gruppo, la decisione di estendere l’architettura CEA anche ai modelli con motore termico rafforza la posizione tecnologica dell’azienda anche nel segmento dei veicoli convenzionali. Il dirigente ha sottolineato che questa strategia consente di ottimizzare le strutture di costo e mantenere un’ampia scelta di modelli per i clienti, liberando al contempo risorse per l’innovazione nelle aree di frontiera.

Anche He Xiaopeng, presidente e amministratore delegato di Xpeng, ha commentato l’accordo, definendolo una tappa fondamentale nella cooperazione tra le due aziende. La fiducia reciproca e l’impegno condiviso verso l’innovazione tecnologica sono, secondo Xiaopeng, alla base di questa estensione strategica.

La decisione arriva in un contesto in cui i modelli a benzina rappresentano ancora la fetta più consistente del mercato cinese. Nel 2024, il marchio Volkswagen ha consegnato oltre due milioni di veicoli in Cina e circa il 90% di questi erano alimentati da motori a combustione interna. L’adozione dell’architettura CEA su questa tipologia di veicoli, quindi, rappresenta una mossa chiave per preservare la redditività della gamma tradizionale e allo stesso tempo prepararla alla transizione digitale.


Il presidente di Volkswagen Passenger Cars China, Robert Cisek, ha evidenziato come la standardizzazione dell’architettura su tutti i modelli porterà doppi benefici. Da una parte accelererà il rilascio dei servizi digitali, migliorando la capacità di adattare gli aggiornamenti software alle esigenze dei clienti, dall’altra permetterà di ridurre ulteriormente i costi attraverso le economie di scala e di rafforzare la competitività del gruppo nel più grande mercato automobilistico del mondo.

I prossimi step

Guardando al futuro, il gruppo tedesco prevede un’accelerazione nella proposta di veicoli connessi e intelligenti già a partire dal 2026. Alcuni modelli sviluppati localmente e pensati per i consumatori cinesi sono già stati presentati al Salone di Shanghai nel 2025. Entro il 2027, Volkswagen stima di avere circa trenta modelli elettrificati sul mercato cinese, con un’ulteriore espansione fino a trenta modelli completamente elettrici entro il 2030.

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