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Le batterie delle auto elettriche non durano? Macché, ecco il test ADAC sulla Volkswagen ID.3

Dopo oltre 160.000 km percorsi, la batteria è ancora in buone condizioni

Le batterie delle auto elettriche non durano? Macché, ecco il test ADAC sulla Volkswagen ID.3
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 lug 2025

La batteria di un’auto elettrica? Dura poco e dopo una manciata di anni ha già perso una buona parte della capacità precludendo l’autonomia complessiva di una vettura. Questo è quanto, purtroppo, si sente ancora quando si discute di auto elettriche. Poco conta che i dati reali dicano ben altro ma se le testimonianze dei proprietari di una BEV valgono poco, ecco quanto ha invece raccontato ADAC (Automobile Club Tedesco)  che ha voluto verificare lo stato della batteria della sua Volkswagen ID.3 che dopo 4 anni di utilizzo ha superato la soglia dei 160.000 km e quindi ha raggiunto il limite della garanzia offerta dal costruttore sull’accumulatore. Come sta la batteria della compatta tedesca? Spoiler: piuttosto bene.

SOH ANCORA OLTRE IL 90%

Raggiunto il traguardo dei 160.000 km, la ID.3 è stata sottoposta ad un controllo generale, con particolare attenzione allo stato della batteria, dove i tecnici hanno attestato che il veicolo elettrico era in buone condizioni generali. Per quanto riguarda l’accumulatore è stato verificato il SOH (state of health). Semplificando, questo valore indica la percentuale della capacità originale della batteria ancora disponibile. A seconda del metodo di misurazione, questo valore può leggermente variare. Per la sua analisi, ADAC si è avvalso anche di un sistema professionale di Aviloo. In media, l’ID.3 presenta ancora un valore SOH di circa il 91% dopo poco più di 160.000 km. Questo valore si colloca ben al di sopra del limite minimo (70%) promesso da Volkswagen per questo chilometraggio.


ADAC sottolinea che durante questi 4 anni, la batteria della ID.3 non è stata tratta con cura, anzi: veniva sempre ricaricata al 100% ed è stato fatto un utilizzo delle colonnine fast superiore alla media.

L’AUTONOMIA NON CAMBIA

Insomma, dopo 160.000 km la batteria è ancora in buono stato. ADAC evidenzia un altro dettaglio interessante e cioè che l’autonomia in questi anni non è cambiata nonostante la capacità della batteria sia calata, anche se non di molto. Questo è stato possibile grazie ai regolari aggiornamenti software che hanno reso il veicolo più efficiente. Secondo ADAC anche i consumi lo dimostrerebbero. Nella misurazione iniziale nell’ADAC Ecotest con ben 7.000 km di guida, la Volkswagen ID.3 consumava ancora 20 kWh ogni 100 km, un valore che ora ha raggiunto i 18,3 kWh ogni 100 km.
 
Per quanto riguarda lo stato complessivo dell’auto dopo 4 anni e 160.000 km, ADAC sottolinea che di recente è stato necessario effettuare alcune riparazioni. Ad esempio, l’antenna GPS ha subito un guasto, che ha reso inutilizzabile anche il sistema eCall. Il costo è stato di 525 euro. Dopo 158.000 km, l’ID.3 si è fermata brevemente perché un guasto al sistema di apertura automatica delle portiere ne ha impedito l’avviamento. Questo problema è stato risolto solo con un aggiornamento software. Anche un difetto allo sportello di ricarica ha dovuto essere riparato in officina per 227 euro.
 
In ogni caso, secondo l’Automobile Club Tedesco, la Volkswagen ID.3 necessita di una manutenzione ridotta. L’auto ha effettuato solo il secondo tagliando: nonostante l’intervento apparentemente semplice, sono stati pagati 427 euro; quasi la metà della somma è dovuta alla manutenzione del climatizzatore. I test, comunque, non si concludono qui, ADAC continuerà a monitorare l’affidabilità e il funzionamento della batteria della ID.3 ancora a lungo, documentando eventuali problemi.

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