Volkswagen, bisogna tagliare i costi ma le fabbriche tedesche potrebbero essere salve
Volkswagen ha presentato un piano di risparmio sui costi che potrebbe mantenere aperti gli stabilimenti tedeschi

Volkswagen non sta attraversando un momento facile e sta lavorando ad un piano di ristrutturazione che punta ad un'importante riduzione dei costi. Lo abbiamo visto, le ipotesi sono molteplici e potrebbero portare a scelte dolorose. Proprio alcuni giorni fa i sindacati tedeschi avevano lanciato l'allarme, raccontando che l'azienda stava valutando la possibilità di chiudere ben tre stabilimenti tedeschi. Adesso ci sono novità.
Contestualmente alla presentazione dell'ultima trimestrale, il Gruppo Volkswagen ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori un piano che potrebbe consentire di arrivare ad evietare la chiusura delle fabbriche in Germania.
TAGLI AGLI STIPENDI
Arne Meiswinkel, capo negoziatore della casa automobilistica, ha affermato che il piano include un taglio del 10% degli stipendi e un sistema di bonus rivisto.
- tagli salariali del 10%,
- la revisione del sistema di bonus Tarif Plus,
- l’abolizione dei compensi extra,
- posti di formazione e assunzione di apprendisti e studenti duali basati sulle esigenze,
- un contratto collettivo aziendale a prova di futuro con condizioni di lavoro uniformi
I sindacati hanno giudicato positivamente la nuova proposta definendola come un "piccolo progresso". In ogni caso, la chiusura degli stabilimenti non è del tutto fuori discussione e i lavoratori restano "allarmati".
Il capo negoziatore del sindacato IG Metall, Thorsten Groeger, ha affermato che Volkswagen ha manifestato la propria disponibilità a discutere un futuro per tutti gli stabilimenti tedeschi, evitando licenziamenti forzati.
L'azienda ha sostanzialmente dichiarato la sua disponibilità ad avviare con noi un processo legato ai suoi obiettivi di costo e di redditività, che include anche le prospettive per tutte le sedi e la sicurezza del posto di lavoro.
Dunque, sembrerebbe esserci un piccolo spiraglio in una trattativa estremamente complessa e delicata. Il clima rimane comunque molto teso. Vedremo quello che succederà e già nel corso dei prossimi giorni dovrebbero arrivare ulteriori novità.
COSTI TROPPO ALTI
Parlando dei dati economici, Arno Antlitz, CFO e COO Gruppo Volkswagen, ha dichiarato:
I risultati dei primi nove mesi riflettono un contesto di mercato difficile e sottolineano l'importanza di implementare i programmi di performance in tutto il Gruppo. Il brand Volkswagen, dopo nove mesi, ha registrato un margine operativo di appena il 2%: ciò evidenzia l’urgente necessità di ridurre significativamente i costi e incrementare l'efficienza. I nostri prodotti ci danno fiducia. Il significativo miglioramento della raccolta degli ordini in Europa Occidentale nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente è prova del rafforzamento della nostra gamma, dai modelli con motore a combustione agli ibridi, ai veicoli 100% elettrici e fornisce una spinta per l’ultimo trimestre.
Stando dunque a quanto comunicato dall'azienda tedesca, il fatturato del Gruppo è leggermente aumentato rispetto all’anno precedente (237,3 miliardi contro 235,1 miliardi), grazie ai maggiori volumi nel business dei Servizi Finanziari. Il fatturato del business automotive ha registrato una contrazione dell’1% rispetto all’anno precedente, a causa dei minori volumi.
Risultato operativo a 12,9 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, il 21% in meno rispetto al 2023 (16,2 miliardi di euro); margine operativo al 5,4%. Flusso di cassa netto dopo nove mesi del 2024 in calo del 34% rispetto all’anno precedente. Sono 6,5 milioni di veicoli venduti nei primi nove mesi del 2024, il 4% in meno rispetto al 2023 (6,8 milioni).
Guardando alla fine dell'anno, il Gruppo Volkswagen prevede di consegnare ai clienti circa 9 milioni di veicoli (2023: 9,24 milioni) e di realizzare ricavi di vendita per 320 miliardi di euro (2023: 322,3 miliardi di euro). In termini di risultato operativo, l'Azienda prevede di attestarsi intorno a 18 miliardi di euro (corrispondenti a un ritorno operativo sulle vendite di circa il 5,6%). Nella Divisione Automotive, il Gruppo si attende un flusso di cassa netto di circa 2 miliardi di euro, stima che tiene conto di possibili esborsi per attività di fusioni ed acquisizioni pari a circa 3,5 miliardi di euro, di cui circa 2 miliardi attribuibili al pagamento relativo alla prevista joint venture con Rivian.