Diess, i danni economici della guerra possono essere peggiori della pandemia
I CEO mette in guardia sulle conseguenze della guerra sull'economia europea.

Herbert Diess si è detto molto preoccupato degli impatti della guerra in Ucraina sul settore auto e sull'economia dell'Europa. Nel corso di un'intervista con il Financial Times, il CEO del Gruppo Volkswagen ha avvertito che una guerra prolungata in Ucraina rischia di avere conseguenze ben peggiori per l'economia dei Paesi europei di quelle causate dalla pandemia.
I RISCHI
In particolare, Diess punta il dito sui problemi di interruzione delle catene di approvvigionamento globali che potrebbero causare importanti aumenti di prezzi, carenza di energia e inflazione. A preoccupare il CEO del Gruppo Volkswagen soprattutto l'enorme minaccia dell'inflazione che potrebbe colpire l'Europa con il conseguente impatto sui consumi delle persone. Aumento dell'inflazione che è dovuto in buona parte agli incrementi dei costi dell'energia.
Degli aumenti dei prezzi dell'energia ne abbiamo parlato più volte negli ultimi giorni da quando è scoppiato il conflitto. Aumenti amplificati dalla dipendenza delle forniture di gas e petrolio dalla Russia. Di conseguenza, fare un pieno di carburante oggi ha costi molto elevati e le bollette dell'energia elettrica hanno raggiunto valori record.
Diess poi teme quello che potrebbe succedere se si dovesse arrivare a tagliare definitivamente i rapporti commerciali con la Russia nel caso la guerra dovesse continuare a lungo. Non potendo più acquistare energia, le conseguenze per l'Europa potrebbero essere considerevoli. Il CEO del Gruppo Volkswagen auspica comunque che si apra un dialogo perché la cosa più importante è di arrivare alla fine di questo conflitto.
E dei nuovi problemi della catena di approvvigionamento abbiamo già visto in questi giorni i primi impatti nel settore automotive con i costruttori che hanno dovuto rivedere i piani di produzione delle loro vetture, arrivando, in alcuni casi, anche a mettere in pausa alcune linee produttive dei loro stabilimenti. Con l'Ucraina e la Russia che sono due Paesi da cui arrivano importanti componenti e materie prime, le problematiche per l'economia e il settore auto potrebbero complicarsi ulteriormente se il conflitto non dovesse cessare.