Toyota ha creato la città del futuro, ecco Woven City dove si vuole rivoluzionare la mobilità
I primi residenti hanno iniziato a trasferirsi in questa città dove si svilupperanno le soluzioni di mobilità del futuro

Il progetto molto ambizioso era stato annunciato addirittura al CES del 2020. Toyota aveva deciso di costruire una piccola città chiamata Woven City. Più che una città in senso classico, un grande laboratorio a cielo aperto di tutte le tecnologie che potranno rivoluzionare la mobilità in futuro. All’inizio di gennaio, la casa automobilistica, anzi Akiyo Toyoda aveva annunciato al CES 2025 di Las Vegas che la città era pronta. In questi giorni Woven City è stata ufficialmente inaugurata e i primi residenti hanno iniziato a trasferirsi. Dove si trova? Nella prefettura di Shizuoka, in Giappone.
ARRIVANO I PRIMI INVENTORI
All’interno di Woven City arriveranno due tipologie di partecipanti. I primi sono gli inventori. Si tratta, più nello specifico, di imprese, startup, imprenditori, istituti di ricerca e altri innovatori che sviluppano e testano prodotti e servizi all’interno della città.
Combinando l’esperienza di produzione di Toyota, le capacità software avanzate di WbyT e i punti di forza unici di ciascun inventore, Woven City cerca di promuovere il Kakezan, un concetto giapponese di “moltiplicazione", in cui la nuova innovazione e il valore sociale emergono dalla convergenza di idee e capacità diverse.
Curiosità, tra gli inventori c’è il cantautore Naoto Inti Raymi, che ha realizzato l’inno della città e il logo audio del progetto. Complessivamente, in questa fase gli inventori saranno 20. Woven City ha anche lanciato il suo programma di accelerazione con un’open call per “inventori" l’8 settembre, a partire dal concorso “Woven City Challenge: Hack the Mobility". Il programma invita startup, imprenditori, università e istituti di ricerca di tutto il mondo a proporre nuovi progetti, con candidature aperte fino al 14 ottobre 2025.
RESIDENTI E VISITATORI
Oltre agli inventori ci sono i residenti e i visitatori, noti come Weavers. Si tratta di tutti coloro che sperimenteranno in prima persona i prodotti e i servizi all’interno della città, fornendo feedback sul loro funzionamento. Diversi dipendenti del Gruppo Toyota e le loro famiglie hanno iniziato a vivere a Woven City come primi Weavers, con la Fase 1 del progetto della città che prevede di arrivare fino a 300 residenti. Si prevede che i visitatori generici potranno entrare in città a partire dal prossimo anno.
LA STRUTTURA DELLA CITTÀ
Come spiega Toyota, Woven City dispone di una rete stradale molto articolata. Le strade a livello del suolo sono classificate in tre tipi: una esclusivamente per i pedoni, una condivisa da pedoni e mobilità personale e una dedicata ai veicoli. Una quarta strada sotterranea, consente di eseguire i test senza essere influenzati dalle condizioni meteorologiche o di temperatura. In tutta la città è poi presente un sistema che coordina la segnaletica stradale con la mobilità, migliorando la sicurezza attraverso un triplice approccio (mobilità, persone e infrastrutture). Presenti anche in tutta la città pali multifunzionali. Come funzionano? Fungendo sia da lampioni che da pali semaforici, questi pali possono ospitare anche sensori e telecamere utilizzati nelle attività di test e co-creazione.