Per il numero uno di Toyota le auto elettriche sono sopravvalutate
Il numero uno di Toyota, Akio Toyoda, va giù duro sull'elettrico affermando che le auto elettriche sono sopravvalutate.

Il mercato dell'auto si sta spostando sempre di più verso l'elettrico. I progressi in questo settore negli ultimi tempi sono stati davvero ampi e un numero crescente di costruttori sta presentando piani per l'elettrificazione del proprio parco vetture. Addirittura, alcune aziende hanno già stabilito una data ultima per la vendita delle auto endotermiche. Bentley, per esempio, dal 2030 commercializzerà solo auto elettriche.
Eppure c'è qualcuno che non vede troppo positivamente questa "rivoluzione" della mobilità e anzi evidenzia che probabilmente le auto elettriche sono sopravvalutate. Questo qualcuno non è una persona qualsiasi ma il numero uno di Toyota, Akio Toyoda. E i suoi commenti su questo tema sono particolarmente duri, quasi sorprendenti.
Il CEO del costruttore giapponese ha bollato come eccessivo il clamore verso i veicoli elettrici, sottolineando che i sostenitori di questa tecnologia non avrebbero messo in conto i costi per la transizione versa questa forma di mobilità e le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione dell'energia necessaria per alimentare questi veicoli.
Addirittura, Toyota ha raccontato che il Giappone rischierebbe di rimanere senza energia nella prossima estate se tutte le auto funzionassero con l'elettricità. Certo, il Giappone potrebbe aumentarne la produzione ma per il numero uno di Toyota questo significherebbe incrementare le emissioni visto che il Paese dipende ancora molto dal carbone e dal gas naturale. Per supportare così tante auto elettriche sarebbe poi necessario realizzare un'infrastruttura dedicata il cui costo sarebbe elevatissimo e quantificato tra i 110 e i 292 miliardi di euro.
Quando i politici affermano: 'Liberiamoci di tutte le auto che usano la benzina', capiscono quello che stanno dicendo?
Secondo il numero uno di Toyota, il Giappone ha troppa fretta di liberarsi delle auto endotermiche. Questa scelta, infatti, per Toyota avrebbe come conseguenza il crollo dell'attuale modello di business dell'industria automobilistica. Le conseguenze economiche per il Paese potrebbero essere molto pesanti tra cui la perdita di milioni di posti di lavoro. Un modo probabilmente per esprimere con durezza la sua contrarietà al progetto di vietare la vendita delle auto benzina e diesel nel Paese dal 2035.
Toyota, inoltre, evidenzia la sua preoccupazione sul fatto che le auto, con l'avvento delle elettriche, possano diventare un bene esclusivo per poche persone visti i loro costi. Si tratta di una posizione molto dura, completamente differente da quella espressa dai CEO di altri importanti costruttori, come Volvo e Volkswagen, per esempio. Comunque, nonostante questa posizione apparentemente avversa all'elettrico del numero uno del marchio giapponese, Toyota sta investendo molto in questo settore anche con progetti ambiziosi come quello sulle batterie allo stato solido.