
Auto 09 Nov
Del costruttore cinese NIO abbiamo parlato più volte di recente. All'inizio del 2021, il marchio ha fatto diversi annunci che riguardano una nuova berlina elettrica e la sua stazione 2.0 per il servizio di "battery swap". Adesso, il fondatore e CEO Li Bin, all'interno di un'intervista con la stampa cinese, ha rivelato alcuni retroscena davvero interessanti del passato che riguardano anche Tesla.
Nel 2019, la casa automobilistica cinese non stava attraversando un buon momento. I bilanci era negativi, i fondi scarseggiavano e si faceva fatica a trovare investitori. A tutto questo si era aggiunta una costosa procedura di richiamo per la sostituzione della batteria del modello ES8. Sebbene oggi si guardi a NIO con interesse, non bisogna dimenticarsi che sino a poco tempo fa l'azienda aveva vissuto un periodo complesso con un'importante crisi economica.
A causa di tutte queste problematiche di natura finanziaria, NIO fu costretto a rivedere i suoi piani di espansione. In particolare, fu stoppato il progetto della costruzione di una fabbrica a Shanghai, nonostante la società avesse ottenuto dal Governo locale un sostegno ben superiore a quello ricevuto da Tesla. I soldi erano un problema in quel periodo ed è qui che è "entrato in scena" il costruttore americano. Il marchio cinese, per la sua fabbrica aveva già ordinato nel 2018 una costosa attrezzatura che nel 2019 era pronta per essere ritirata ed installata.
NIO ha quindi deciso di vendere il tutto a Tesla che in quel periodo stava costruendo la sua Gigafactory a Shanghai ed aveva fretta di far partire il prima possibile la produzione. Tra le due società è stato quindi trovato un accordo che è stato vantaggioso per entrambe le parti. NIO, infatti, ha ottenuto nuova liquidità, fondamentale per le sue attività. Tesla, invece, ha potuto anticipare i suoi piani di sbarco nel mercato cinese di almeno 6 mesi. Probabilmente è proprio questo il "segreto" che ha permesso alla società di Elon Musk di far partire presto la produzione delle sue auto elettriche in Cina.
Il lancio rapido delle elettriche americane ha sicuramente avuto riflessi positivi anche per NIO visto che ha rafforzato la fiducia del mercato verso questi veicoli. Ovviamente, Li Bin ha sottolineato che in una situazione normale non avrebbe mai stretto un accordo del genere con Tesla ma all'epoca era l'unica casa automobilistica che stava costruendo un impianto.
Oggi, la situazione di NIO è nettamente migliore e quindi si può ipotizzare che alcuni dei progetti messi da parte a causa della crisi possano essere riproposti in futuro.
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Commenti
Tu pensa che io nel Dicembre 2019 ne avevo 11300 acquistate 1,7$...
Ahahahahahahahahah
Nel frattempo la Fiat ha iniziato una 20ina di anni fa, ma l'ha fatto veramente.
Nikola...
Che cxlo.
Per fortuna ho evitato.
A 58 dollari era abbastanza sovrapprezzata dai, troppa crescita e troppe poche vendite.
Questo riaggiustamento é dovuto a diversi motivi, tra cui il prezzo alto, che non é dovuto ad un aumento fittizio ma principalmente ad un eccesso di positivitá nei confronti dell'azienda unita alla solita speculazione.
Gli investitori e gli analisti comunque rimangono positivi e si aspettano un prezzo intorno ai 100 dollari ad azione entro fine anno, personalmente continueró ad investire in questo dip.
PS: questo non é un consiglio finanziario, investi responsabilmente.
https://media4.giphy.com/me...
Io a Luglio ero indeciso se comprare le azioni di Nio o Nikola......ho comprato Nikola.....
Idem
nio o gli speculatori?
É così buona la situazione di nio che hanno aumentato in maniera fittizia il valore delle azioni fino a 60 dollari e tempo tre mesi sono quasi la metà.... proprio in salute...
!!!!!
lo dice lui che i soldi del recovery devono andare a VW.
l'ha scritto in più commenti!
fandonie!
Soltanto dei soldi del recovery fund :)
Giusta osservazione
vag non ha bisogno di questi sotterfugi e fabbriche di seconda mano
Mi sarebbe piaciuto se questo accordo lo avesse fatto vw per leggere i commenti di rich...