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Tesla rinnoverà il Semi e nel 2026 arrivano Cybercab e Roadster

Mentre il Semi si prepara alla produzione di massa, Tesla accelera anche su Cybercab e Roadster.

Tesla rinnoverà il Semi e nel 2026 arrivano Cybercab e Roadster
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 9 nov 2025

Mentre si prepara all’arrivo in Europa, Tesla Semi, il camion elettrico della casa statunitense, si prepara a un profondo restyling in vista dell’avvio della produzione di massa previsto per il 2026. Dopo il debutto nel 2017 e l’avvio della produzione limitata nel 2022, il camion elettrico della casa di Elon Musk è pronto a tornare in scena con una versione profondamente aggiornata. L’annuncio è arrivato durante l’annuale assemblea degli azionisti, nel corso della quale sono emerse anche altre novità sul futuro del marchio, compresa la tanto attesa Cybercab.

Come cambia il Tesla Semi

Il rinnovamento del Semi non si limita a un semplice restyling. Le modifiche, infatti, coinvolgono sia l’aspetto estetico sia la dimensione tecnologica del mezzo. Tesla ha dichiarato un miglioramento dell’efficienza energetica pari al 15% rispetto al modello attuale, con un consumo che scende a circa 1,06 kWh per chilometro percorso, il nuovo Tesla Semi si conferma tra i veicoli più efficienti del suo segmento. L’autonomia rimane uno dei suoi punti di forza, con un’estensione dichiarata fino a 800 km con una singola carica, un dato che lo rende competitivo rispetto alle alternative elettriche proposte da marchi come Daimler e Volvo.

Tra le novità più significative c’è l’introduzione di un sistema di ricarica ultraveloce. Il nuovo Semi è in grado di supportare una potenza di ricarica di picco pari a 1,2 MW, un valore superiore a quello offerto dagli attuali Megacharger. Anche la capacità di carico è stata incrementata, anche se al momento non sono stati comunicati dati precisi in merito.

Sul piano estetico, il Semi rinnovato si avvicina maggiormente agli altri modelli della gamma Tesla. Il frontale è stato ridisegnato con un nuovo light bar in stile Model Y, le superfici sono state pulite e il tetto è stato modellato per migliorare l’efficienza aerodinamica. Il pannello laterale in vetro è stato reso più stretto, il paraurti ha un nuovo disegno e anche l’area intorno alle ruote ha ricevuto modifiche funzionali.

Inoltre Tesla sta progettando il nuovo Semi come base per una futura piattaforma di trasporto merci completamente autonoma. Il veicolo sarà equipaggiato con hardware compatibile con sistemi di guida autonoma avanzata, anche se Elon Musk non ha voluto fornire alcuna scadenza per il raggiungimento del cosiddetto livello 5, quello che prevede la totale assenza di intervento umano.

Cybercab e Roadster

Durante l’incontro con gli azionisti, Elon Musk ha anche confermato che la produzione in serie del Cybercab partirà ad aprile 2026. Secondo quanto dichiarato, il ritmo di assemblaggio sarà rivoluzionario, con un tempo di produzione per ogni unità inferiore ai dieci secondi, ben al di sotto del minuto necessario per costruire una Model Y. Se i piani dovessero essere confermati, Tesla potrebbe arrivare a produrre fino a cinque milioni di Cybercab all’anno, un obiettivo che, se realizzato, supererebbe qualsiasi precedente record nella produzione automobilistica moderna.

Sempre ad aprile dovrebbe arrivare anche la prima dimostrazione pubblica della nuova Roadster. Dopo diversi rinvii, Elon Musk ha aggiunto annunciato che la dimostrazione della Roadster avverrà il primo aprile. Una scelta che, considerati i precedenti di Musk, fa pensare a una decisione voluta. Quel giorno, infatti, è il pesce d’aprile e non è da escludere che Musk lo abbia scelto per potersi eventualmente tirare indietro con una battuta nel caso di nuovi ritardi sperando così di mantenere la credibilità.

Il 2026 si prospetta quindi come un anno cruciale per Tesla. L’avvio della produzione su larga scala del Semi, il lancio della Cybercab e il ritorno della Roadster potrebbero rappresentare una svolta decisiva, ma anche una grande sfida. Le promesse sono ambiziose, i numeri lo sono ancora di più, e l’attenzione degli investitori rimane alta, anche in virtù dell’approvazione di un nuovo piano retributivo per Elon Musk, che potrà arrivare a valere fino a mille miliardi di dollari se verranno centrati determinati obiettivi.

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