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Il titolo Tesla tocca (e supera) i 1000 dollari, ma attenzione a Nikola

Tesla tocca e supera per la prima volta i 1000 dollari ad azione, un risultato eccezionale visto il momento difficile.

Il titolo Tesla tocca (e supera) i 1000 dollari, ma attenzione a Nikola
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Gabriele Arestivo
Gabriele Arestivo
Pubblicato il 10 giu 2020

Nonostante negli Stati Uniti la situazione sia lontana dalla tranquillità, tra emergenza Covid-19 che toccato direttamente oltre 2 milioni di americani e proteste in tutte le principali città, a Wall Street si è tornati a fare affari come e più di prima. A godere della sforbiciata ai tassi d'interesse decisi dalla Federal Reserve l'intero mercato, con tutte le principali aziende quotate a New York che in poche settimane sono state in grado di rialzarsi dal tonfo di marzo e cavalcare addirittura più veloce di prima. 

Un esempio lampante è Tesla, forte di un interesse continuo che l'ha portata in pochi mesi a quadruplicare il valore delle proprie azioni. Pensate che il 22 ottobre 2019 si poteva acquistare una loro azione a poco più di 254 dollari ed oggi, 10 giugno, si è arrivati per la prima volta sopra i 1000 dollari; chissà cosa ne pensa lo stesso Elon Musk che il primo maggio 2020 ha esternato l'impensabile dichiarando che il titolo fosse "troppo alto" (in quel momento stava a poco più di 700 dollari). 

A beneficiarne anche la capitalizzazione che, ad oggi, ha raggiunto e superato l'astronomica cifra di $186 miliardi, ovvero cento miliardi di dollari in più rispetto all'inizio di quest'anno. Una crescita quasi anomala, in parte drogata da quell'entusiasmo iniettato dalla FED insieme ai 3000 miliardi di dollari che la banca centrale degli Stati Uniti ha immesso nel sistema. Vero che gli affari stanno andando comunque bene, il primo trimestre dell'anno ha fatto segnare un piccolo profitto di 16 milioni di dollari a fronte di un fatturato da $5,9 miliardi. 

Ma attenzione alle retrovie; per quanto Tesla abbia il favore del "grande pubblico" non è l'unica che ha puntato a testa bassa sui mezzi elettrici e, tra i tanti big che si stanno rinnovando, è schizzata sotto le luci della ribalta la semi sconosciuta Nikola. La startup dell'Ariziona non è certo partita con l'intenzione di realizzare utilitarie o berline, le loro ambizioni sono al momento focalizzate sui mezzi pesanti come il camion elettrico Nikola 3 e il pickup Badger, anche a idrogeno. 

La casa di Phoenix si è fusa il 3 giugno con la VectorIQ Acquisition Corp per formare l'attuale Nikola Corporation, quotata da pochissimi giorni a Wall Street con risultati stellari: basti pensare che da lunedì 8 il valore del titolo NKLA è passato dai 35,91 dollari ad oltre $73, per un aumento record del 103% circa. Le fluttuazioni (e speculazioni) sono continuate anche nei giorni dopo, con un picco di $88,4 toccato a metà di martedì 9 giugno e una discesa rapida nella giornata di oggi sotto i $70. 

A guadagnarci anche Iveco che ha investito 250 milioni di dollari e detiene adesso il 7,11% del capitale azionario in circolazione (25.661.449 azioni), a testimonianza che anche il trasporto pesante ormai guarda in maniera importante all'elettrico e tutte le sue derivazioni. 

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