Il jet di Boom Supersonic ci porterà da un capo all'altro del mondo in 4 ore per 100$
Volare in meno tempo e sempre più lontano: la sfida di Boom Supersonic.
Parigi-Montreal in 3 ore e 45 minuti, possibile? Forse ai tempi del Concorde, ma non di certo con gli aerei attualmente in servizio. Eppure il guanto di sfida è stato gettato. Obiettivo: sconfiggere il tempo.
Si chiama Boom Supersonic, ed è un'azienda con sede nel Colorado che da tempo sta lavorando per la realizzazione di una sorta di Concorde 2.0, mezzo supersonico in grado di raggiungere e superare la soglia Mach 2.2. Tradotto: con questa soluzione si potrà andare ovunque impiegando la metà del tempo. Il velivolo attualmente in corso di sperimentazione si chiama XB-1, e di lui – così come di tutti i progetti dell'azienda – il CEO Black Scholl ha parlato nel corso di un'intervista rilasciata alla CNN.
"O falliamo o cambiamo il mondo", ha spiegato il dirigente senza troppi giri di parole. L'aereo che entrerà in servizio ufficialmente nel 2026 si chiamerà Overture, e potrà ospitare tra i 65 e gli 80 passeggeri. Se mai il progetto diventerà realtà, si tratterà del cambiamento più importante mai registrato negli ultimi decenni nel campo dell'aviazione civile. "Rompere la barriera del tempo – piuttosto che quella del suono – potrebbe cambiarci la vita", spiega il CEO. "Cambia dove possiamo andare in vacanza, dove possiamo fare affari".
Questi i prossimi passi previsti da Boom Supersonic:
- far volare il prototipo XB-1 in scala 1:3 a fine 2021
- aprire nuovo stabilimento negli USA nel 2022
- dare il via alla costruzione del velivolo Overtura nel 2023
E queste le sfide che potrebbero trasformare il progetto in un successo:
- sostenibilità ambientale – era uno dei punti deboli del Concorde. L'idea è quella di una flotta di aerei supersonici a emissioni 0, una concreta possibilità più che un'utopia grazie alla tecnologia oggi a disposizione.
- prezzi dei biglietti – sui Concorde i prezzi erano impossibili, Boom prevede tariffe decisamente inferiori, che tra qualche anno possano addirittura arrivare a 100 dollari a tratta. "4 ore e 100 dollari sono l'obiettivo a lungo termine di Bloom", ha ammesso il CEO Black Scholl. Prezzi bassi significa necessariamente costi bassi: anche in questo caso il CEO si affida alla tecnologia, che nel tempo ha consentito ai produttori di ridurre notevolmente i costi di produzione.
Gli esperti del settore sono leggermente più scettici, anche se non escludono affatto che questa idea possa diventare realtà. Serviranno tanti anni, piuttosto, almeno un paio di decenni. Ma gli investitori ci credono, e Boom Supersonic può già contare su preordini per 6 miliardi di dollari.