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Svolt Energy avvia la produzione pilota delle batterie semi-solide destinate a Mini dal 2027

Debutto previsto sulle auto Mini con celle da 300 Wh/kg e ricarica ultrarapida.

Svolt Energy avvia la produzione pilota delle batterie semi-solide destinate a Mini dal 2027
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 23 lug 2025

Dopo l’annuncio della sospensione della costruzione di fabbriche dedicate alla produzione di batterie in Europa, Svolt Energy ha comunicato l’inizio della produzione pilota delle sue batterie semi-solide di prima generazione nel quarto trimestre del 2025. Le nuove celle, con una capacità di 140 Ah, saranno destinate alla prossima generazione di veicoli del marchio Mini, con la produzione di massa già programmata per il 2027.

Le potenzialità delle batterie allo stato semi-solido di Svolt


In attesa di maggiori sviluppi sulla produzione di massa delle batterie allo stato solido (recentemente Farasis Energy ha annunciato un progetto pilota per Mercedes), ci si concentra sulle batterie allo stato semi-solido, una delle innovazioni più promettenti nel panorama dell’accumulo energetico. Oltre a consentire una fattibilità produttiva che le batterie allo stato solido non garantiscono, le batterie allo stato semi-solido combinano componenti solidi e liquidi all’interno dell’elettrolita, offrendo un’alternativa che punta a migliorare la sicurezza, aumentare la densità energetica e prolungare la durata dei cicli rispetto alle batterie tradizionali.

La prima generazione sviluppata da Svolt adotta un formato soft-pack e presenta una densità energetica pari a 300 Wh/kg. La seconda generazione, attualmente in fase di sviluppo, punta a raggiungere i 360 Wh/kg, mantenendo costi contenuti secondo quanto riportato dai media cinesi.

L’iniziativa rientra nel più ampio contesto della collaborazione tra BMW e la cinese Great Wall Motor, da cui Svolt si è separata nel 2018. Le due aziende gestiscono una joint venture responsabile della produzione della Mini Cooper Electric e della Mini Aceman, due modelli centrali nella strategia di elettrificazione del marchio britannico. I legami industriali già esistenti hanno facilitato l’inserimento delle batterie semi-solide di Svolt nei programmi futuri del gruppo tedesco.

Oltre alle soluzioni semi-solide, Svolt sta lavorando anche a una generazione di batterie completamente allo stato solido, che dovrebbe offrire una densità energetica di 400 Wh/kg. Questa tecnologia è rivolta sia al settore automotive sia a quello dell’aviazione leggera, in linea con le tendenze emergenti della mobilità elettrica avanzata.
Nel frattempo, lo stabilimento di Svolt a Huzhou, nella provincia cinese di Zhejiang, ha avviato la produzione della seconda generazione della Dragon Armor Battery. Si tratta di una batteria ternaria progettata per i veicoli elettrici ad autonomia estesa (EREV), con una capacità fino a 65 kWh, la più grande della sua categoria secondo l’azienda. Questa nuova versione supporta una ricarica rapida a 5C, permettendo di passare dal 20 all’80% in appena 12 minuti. La batteria è compatibile con una vasta gamma di veicoli, tra cui SUV, berline e monovolume, con un impatto positivo anche sui costi di sviluppo e produzione grazie alla sua versatilità strutturale.


Svolt, oggi tra i dieci principali attori del mercato cinese, ha registrato a giugno 2025 una capacità installata di 1,20 GWh, che le vale una quota del 2,06% nel mercato nazionale delle batterie per veicoli elettrici. Un dato che la colloca ancora distante dai leader come CATL e BYD, ma che testimonia una crescita costante e una strategia orientata alla diversificazione tecnologica e alla produzione su larga scala. Nonostante i piani ambiziosi e l’avvio della produzione pilota, la tecnologia semi-solida di Svolt resta in una fase iniziale di sviluppo che dovrà confermare nei prossimi anni le potenzialità annunciate, prima di poter essere realmente adottata nei modelli Mini previsti per il 2027.

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