Hurricane 4 Turbo, svelato il nuovo motore di Stellantis: debutto sulla Jeep Grand Cherokee 2026
Il nuovo motore Hurricane 4 Turbo debutta sulla Jeep Grand Cherokee del 2026 e in futuro arriverà su altri modelli
Jeep ha svelato la Grand Cherokee 2026. Il restyling del SUV introduce alcune novità estetiche a partire da un frontale ridisegnato con una nuova griglia a 7 feritoie e fari dal nuovo design. L’aggiornamento ha introdotto poi alcuni ritocchi ai paraurti anteriore e posteriore. Non mancano inoltre nuove colorazioni per la carrozzeria. Le novità continuano all’interno dell’abitacolo dove troviamo una plancia rivisitata e un nuovo sistema infotainment con schermo da 12,3 pollici. Jeep ha pure affermato di aver semplificato l’offerta di allestimenti, che ora comprende le versioni Laredo, Limited e Summit. Grand Cherokee 2026 si potrà avere con il motore Pentastar V6 da 3,6 litri da quasi 300 CV. Rimane a listino la Grand Cherokee 4xe con powertrain ibrido Plug-in da 380 CV. Ma proprio sul fronte dei motori arriva la novità più grande perché la casa automobilistica ha introdotto il nuovo motore Hurricane 4 Turbo.
NUOVO MOTORE: CARATTERISTICHE TECNICHE
In un momento in cui si parla quasi esclusivamente di elettrificazione, Stellantis approfitta del lancio del nuovo SUV per portare al debutto un nuovo motore a benzina chiamato Hurricane 4 Turbo. Si tratta di un 4 cilindri di 2 litri di cilindrata più potente ed efficiente nei consumi rispetto al Pentastar V6 da 3,6 litri. Questa nuova unità in futuro sarà utilizzata anche su altri modelli del Gruppo Stellantis sebbene ancora non sappiamo quali.
Dotato della tecnologia Turbulent Jet Ignition, eroga 248 kW / 337 CV e 450 Nm di coppia. Si tratta di un miglioramento significativo rispetto al V6 Pentastar da 297 CV. Fa anche meglio del 4 cilindri turbo di 2 litri da 274 CV montato sulla Wrangler venduta in America. Aspetto interessante, questa nuova unità nasce per un utilizzo flessibile nel senso che può essere abbinata a sistemi ibridi, anche Plug-in. Informazione interessante pensando anche alle esigenze del mercato europeo. Stando a quanto racconta Stellantis, il motore adotta il ciclo Miller ed è dotato di un turbocompressore a geometria variabile e di un rapporto di compressione di 12:1. Ogni cilindro è inoltre dotato di due candele.
Inoltre, il motore combina sia l’iniezione diretta che quella indiretta. Un sistema di controllo determina quale utilizzare, oppure le attiva entrambe quando è richiesta la massima potenza. Inoltre, come il sei cilindri Hurricane di 3 litri, anche questo motore adotta un rivestimento Plasma Transfer Wire Arc nelle canne dei cilindri che offre una resistenza all’usura 10 volte superiore rispetto alle canne dei cilindri convenzionali.
Il motore è costruito a Dundee, nel Michigan ma in futuro sarà prodotto anche a Kokomo, nell’Indiana. Lo vedremo anche in Europa magari in abbinamento ad un sistema ibrido? Ne sapremo certamente di più nel corso dei prossimi mesi.