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Stellantis, maxi richiamo di oltre 700 mila auto con motori diesel 1.5 BlueHDi, 2.0 HDi e 2.2 HDi

Non è un problema di sicurezza come nel caso degli airbag Takata; si tratta di un problema ad una spia che potrebbe non segnalare un guasto

Stellantis, maxi richiamo di oltre 700 mila auto con motori diesel 1.5 BlueHDi, 2.0 HDi e 2.2 HDi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 14 ott 2025

Stellantis ha organizzato un nuovo maxi richiamo che riguarda oltre 700 mila vetture. No, questa volta non riguarda lo scandalo degli airbag Takata o i motori PureTech. Il problema questa volta tocca vetture equipaggiate con i motori 1.5 Blue HDi, 2.0 HDi e 2.2 HDi. Tali unità sono state utilizzate largamente all’interno della gamma dei veicoli dei diversi marchi del Gruppo Stellantis. Infatti, il richiamo coinvolge vetture Citroen, Peugeot, DS e Opel.

  • 250.497 veicoli Citroen (codice campagna GK2)
  • 21.130 veicoli DS (codice campagna GK2)
  • 97.770 veicoli Opel (codice campagna KT2)
  • 341.749 veicoli Peugeot (codice campagna MYC)

Nonostante si tratti dell’ennesimo maxi richiamo non si tratta di un problema che va a pregiudicare la sicurezza delle vetture coinvolte.

CHE PROBLEMA ABBIAMO QUESTA VOLTA?

Avere una spia accesa nel quado strumenti non è mai una bella cosa perché indica che qualcosa non va nell’auto. Tuttavia, può aiutare gli automobilisti ad evitare problemi peggiori e magari molto più costosi. Ovviamente le spie devono funzionare e segnalare prontamente il problema. E qui veniamo alla criticità che ha portato Stellantis ad organizzare il richiamo. A quanto pare, sulle vetture dotate dei motori diesel menzionati in precedenza, la spia che indica un malfunzionamento del catalizzatore o del filtro antiparticolato potrebbe non funzionare. Questo significa che in caso di problemi tecnici, non segnalerà la criticità all’automobilista.

Non è un problema di sicurezza, come detto, ma il mancato avviso che c’è qualcosa che non va potrebbe portare a guasti costosi da riparare visto che gli automobilisti continueranno a guidare l’auto non sapendo che c’è un problema tecnico. Inoltre, potrebbero sorgere problemi in sede di revisione obbligatoria se il catalizzatore o il filtro antiparticolato non funzionano correttamente. Stellantis ha quindi avviato una campagna di richiamo iniziando a contattare i proprietari delle auto che possono presentare tale difetto. L’intervento che permette di risolvere questa criticità è ovviamente gratuito e richiede meno di mezz’ora. Consiste sostanzialmente nel scaricare e installare un aggiornamento software per la centralina del motore.

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