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Stellantis, 2.000 operai cinesi per la Gigafactory spagnola. La notizia che sta facendo discutere

Per costruire la fabbrica delle batterie di Stellantis in Spagna, serviranno 2.000 addetti cinesi, lo riporta il Financial Times

Stellantis, 2.000 operai cinesi per la Gigafactory spagnola. La notizia che sta facendo discutere
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 29 set 2025

Questa è una notizia che nelle ultime ore sta facendo molto discutere. Il Financial Times ha riportato che dalla Cina sarebbero in arrivo 2 mila operai che lavoreranno alla costruzione della Gigafactory di Stellantis a Saragoza, in Spagna, frutto di una joint venture con CATL. Le attività di produzione dell’impianto di batterie dovrebbero partire entro la fine del 2026 e per metterlo in funzione sembra che servirà questa forza lavoro proveniente dalla Cina. Si parla di costruzione e messa in funzione e questo significa che successivamente questi operai dovrebbero tornare nel loro Paese. Pare che per realizzare lo stabilimento siano necessari operai specializzati che solo il Paese del Dragone sarebbe in grado di offrire. CATL, leader indiscusso del settore delle batterie per le auto elettriche, è un’azienda cinese ed è quindi probabile che voglia sfrutta tutte le sue competenze per portare avanti il progetto con Stellantis. La stima di quanti operai cinesi saranno coinvolti è del Finantial Times visto che CATL non ha detto nulla. Tuttavia, pare che il colosso cinese sia alla ricerca di terreni dove andare a creare alloggi. Certo è che la notizia ha sollevato subito molte polemiche da parte soprattutto di alcuni organi di stampa.

LE POLEMICHE SONO “SERVITE”

La Gigafactory spagnola di Stellantis prevede un investimento di poco più di 4 miliardi di euro. Una parte di questi soldi arriverà direttamente dal Governo spagnolo che utilizzerà fondi europei. Le polemiche sollevate sono facilmente intuibili. In breve, fondi europei che finiscono a vantaggio della Cina e di 2.000 operai di questo Paese. Il tutto mentre le fabbriche di Stellantis nel Vecchio Continente fanno fatica ad andare avanti e sono soggette a brevi stop produttivi a causa del calo della domanda. I casi delle fabbriche italiane sono certamente tra i più noti ma questi mini stop stanno colpendo anche altri stabilimenti europei del Gruppo.

Insomma, la notizia riportata dal Finantial Times ha fatto molto discutere. Vedremo se ci saranno conseguenze o se le polemiche si esauriranno in breve tempo. Il dato oggettivo è che la Gigafactory spagnola è fondamentale per i piani di Stellantis. In questo sito, si andranno a produrre batterie LFP che troveremo all’interno delle future auto elettriche del Gruppo. In ogni caso, una volta in funzione, la fabbrica darà lavoro fino a 3.000 persone per la maggior parte spagnole.

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