Renault sceglie Envision AESC per la sua fabbrica di batterie in Francia
Renault è al lavoro per poter disporre del numero sufficiente di batterie per le sue auto elettriche: presto sarà annunciato un piano che porterà alla creazione di una fabbrica in Francia.

Il piano di rilancio di Renault poggia molto sull'elettrico. Proprio per questo, il costruttore francese ha lanciato EletriCity, il suo maxi polo per le auto elettriche. Si tratta, nel concreto, dell'unione in un unico grande gruppo delle tre fabbriche del marchio situate nel nord della Francia, più precisamente nei comuni di Douai, Maubeuge e Rultz. L'obiettivo del marchio è di riuscire a creare il più grande e competitivo centro di produzione di veicoli elettrici in tutta Europa (400 mila auto all'anno).
Ovviamente, per portare avanti questa sua ambiziosa strategia, la casa automobilistica ha bisogno di ottenere un'adeguata fornitura di batterie. Per questo, a quanto riporta Automotive News Europe, il marchio avrebbe già iniziato a guardarsi intorno.
UNA FABBRICA PER LE BATTERIE IN FRANCIA
Renault starebbe perfezionando un accordo con Envision AESC. Questa collaborazione farebbe parte di un piano molto più ampio che dovrebbe essere svelato tra pochi giorni dal presidente francese Emmanuel Macron, che potrebbe vedere la Renault anche acquisire una partecipazione nella startup francese di batterie Verkor.
Il marchio starebbe pure discutendo con ACC (Automotive Cells Company), ovvero la joint venture creata da Stellantis e Total. In attesa di conoscere i dettagli di questo piano che potrebbe avere importanti riflessi sull'economia della Francia, pare che l'accordo con Envision AESC preveda la costruzione di una fabbrica per le batterie a Douai, dove Renault produrrà veicoli elettrici tra cui la futura Renault 5. Il sito per la produzione delle batterie dovrebbe arrivare ad avere una capacità di 43 GWh all'anno entro il 2030.
L'investimento sarebbe particolarmente importante. Si parla, infatti, di circa 2,43 miliardi di euro. Un progetto che sarebbe ben visto in Francia per i positivi risvolti dal punto di vista dell'economia e dell'occupazione e sicuramente anche dall'Unione Europea che sta spingendo per fare in modo che il Vecchio Continente diventi indipendente sul fronte della produzione delle batterie.