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Il concept Renault Embleme ispirerà la nuova ammiraglia shooting brake

Renault Embleme sarà il crossover elettrico più grande del marchio, con design futuristico, autonomia di 1.000 km e tecnologia avanzata.

Il concept Renault Embleme ispirerà la nuova ammiraglia shooting brake
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 18 mar 2025

Renault si prepara a lanciare un nuovo modello di punta, un crossover dal design audace ispirato alla concept car Renault Embleme. Sarà l’auto elettrica più grande mai realizzata dal marchio francese, con una lunghezza leggermente superiore perfino al SUV a sette posti Renault Espace. "Embleme è l’espressione più pura della direzione in cui vogliamo spingere il design moderno di Renault", ha dichiarato Laurens van den Acker, direttore del design del gruppo, in un’intervista ad Auto Express. "Non sottovalutate Embleme: è un oggetto straordinario. Sedurre con una forma familiare è una cosa, ma conquistare con qualcosa di completamente nuovo è tutta un'altra sfida."

LA NUOVA AMMIRAGLIA

Renault definisce il design dell'Embleme come una shooting brake, termine classico che descrive una station wagon elegante e slanciata, spesso con due sole porte. "Per me, questa è la proporzione del futuro", spiega Van den Acker. "È leggermente più bassa di un SUV, ma un po' più alta di una berlina. Questo perché dobbiamo inserire le batterie nel pianale."

L'Embleme concept attualmente monta un propulsore ibrido con range extender, alimentato da una batteria da 40 kWh, ricaricabile sia tramite il classico cavo che con una cella a combustibile a idrogeno posizionata nel frontale. L'energia immagazzinata alimenta un motore da 160 kW (215 CV) collocato sull’asse posteriore. Se oggi nessun modello Renault è a trazione posteriore, le future evoluzioni della piattaforma AmpR Medium potrebbero offrire maggiore flessibilità, permettendo di integrare motori sia all’anteriore che al posteriore, fino ad arrivare a versioni a trazione integrale per alte prestazioni.

IBRIDA O ELETTRICA?

Ma quello che attualmente ci si chiede è se la versione di serie sarà elettrica o ibrida. Mentre Peugeot adotta piattaforme multi-energia, capaci di ospitare sia motori termici elettrificati che powertrain completamente elettrici, Renault ha scelto un’altra strada. "Se mescoli le due tecnologie, devi aumentare lo spazio anteriore per il motore termico, rendendo l'auto più lunga e riducendo lo spazio interno disponibile per una vera elettrica", spiega Van den Acker.

 

E con un passo di 2,90 metri (vicino a quello della nuova BMW Serie 5), sbalzi corti e un frontale compatto, l'Embleme si ispira alle proporzioni classiche delle vetture elettriche. Il recente Scenic E-Tech, lungo 33 cm in meno, ospita un pacco batterie da 87 kWh. Il futuro modello di punta Renault potrebbe andare oltre. L'idea dell’idrogeno come range extender permetterebbe di ridurre la dimensione della batteria, diminuendo anche il consumo di materie prime. Il sistema garantirebbe un’autonomia di 1.000 km, con soli cinque minuti di rifornimento, a patto di trovare una stazione di ricarica a idrogeno.

Nonostante l’esempio della Toyota Mirai, Renault non sembra però intenzionata a puntare sulle celle a combustibile a idrogeno. L’Embleme di serie potrebbe adottare motori ibridi benzina/elettrico, come quelli già presenti sul nuovo Rafale (qui la nostra prova su strada), o un powertrain 100% elettrico per diventare il vero fiore all’occhiello della gamma a zero emissioni.

 

BATTERIE PIU’ ECONOMICHE?

Renault sta anche investendo su una nuova chimica per le batterie. Oltre alle attuali celle NCM (Nichel, Cobalto, Manganese), dal 2026 arriveranno batterie LFP (Litio Ferro Fosfato) di produzione europea. Più economiche del 20% rispetto alle NCM, grazie a un innovativo design "cell-to-pack", queste batterie consentiranno di aumentare la densità energetica, abbassando il costo finale dei veicoli elettrici. Ma di questo ne sapremo di più prossimamente. Il debutto del modello di produzione non è atteso prima del 2028, quindi Renault avrà tempo per osservare l’evoluzione del mercato EV e l’eventuale slittamento delle normative europee sull'eliminazione graduale dei motori termici. Nei prossimi sei-dodici mesi, Renault definirà con maggiore precisione il futuro della sua gamma per il 2028-2029. "Ogni giorno analizziamo diversi scenari per trovare la soluzione migliore", conclude Van den Acker.

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