Peugeot E27: la sportiva dimenticata che doveva raccogliere l’eredità della 504
Disegnata per stupire e conquistare il mercato americano, la Peugeot E27 Coupé rappresentò un sogno mai realizzato, spezzando la lunga alleanza con Pininfarina.

Nel 1969, la Peugeot 504 si sdoppiò in due varianti da sogno: coupé e cabriolet. Nate dalla matita magistrale di Pininfarina, queste versioni si distinsero subito per un’eleganza mozzafiato e un design moderno, lontano anni luce dalla berlina da cui derivavano. Non si trattava infatti di semplici 504 a due porte, ma di modelli radicalmente ripensati, con una silhouette slanciata e un passo accorciato di ben 19 cm. L’audacia della casa francese e del carrozziere italiano produsse due autentiche fuoriserie, simbolo di un’epoca in cui stile e personalità contavano tanto quanto la tecnica. L’alleanza tra Peugeot e Pininfarina sembrava destinata a durare in eterno, e per oltre un decennio quelle linee rimasero un riferimento.
L’illusione della Peugeot E27, sportiva senza futuro
Alla fine degli anni ’70, con la 504 ormai datata e la nuova berlina 505 pronta al debutto, Peugeot pensò di rilanciare il concetto di coupé sportiva. Ancora una volta si puntò su una collaborazione con Pininfarina, anche se e qui iniziano i misteri, il prototipo che nacque nel 1979, la E27 Sports Coupé, non portava alcun fregio del celebre designer torinese. La vettura colpiva per la sua linea fastback moderna, i fari anteriori gemellati pensati per il mercato nordamericano e i paraurti perfettamente integrati. Niente richiami stilistici alle 504: era un’auto totalmente nuova, 4 posti con portellone, audace e innovativa.
Un’auto da museo
Sotto il cofano, la Peugeot E27 avrebbe potuto montare due motorizzazioni basate sul V6 PRV: una versione da 2,7 litri con 120 CV per gli USA e una variante da 2,2 litri turbo da 165 CV, capace di oltre 200 km/h, pensata anche per l’Europa. Ma la crisi economica, l’incertezza del mercato e i costi portarono alla cancellazione del progetto, previsto per il 1983. Con la E27 naufragò anche una tradizione di coupé Peugeot nate dalla sinergia tra Francia e Italia, interrotta fino alla rinascita nel 1997 con la raffinata 406 Coupé. La E27 resta così un fantasma affascinante, conservato nel museo Peugeot, simbolo di ciò che avrebbe potuto essere.