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Per competere con loro bisogna fare come loro: Volkswagen copia la Cina per la sua ID.1

Volkswagen seguirà un nuovo approccio per accelerare lo sviluppo della city car elettrica

Per competere con loro bisogna fare come loro: Volkswagen copia la Cina per la sua ID.1
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 23 mag 2025

Le case automobilistiche cinesi hanno dimostrato di saper sviluppare da zero i loro nuovi modelli in tempi estremamente rapidi, molto più velocemente di quanto fanno le case automobilistiche europee. I marchi cinesi sono capaci portare su strada una vettura partendo da un foglio bianco in tempi brevi e questo rappresenta un importante vantaggio in termini di competitività. Non per nulla, alcune Case europee hanno capito che bisogna tornare a ragionare come una startup per rendere il lavoro molto più snello ed accelerare i tempi di sviluppo dei modelli. Strada che ha intrapreso pure Volkswagen che punta ad avere pronta la nuova piccola elettrica ID.1 in 36 mesi contro i 50 mesi di cui ha normalmente bisogno per portare su strada una nuova auto.

Come farà Volkswagen ad accorciare di circa un anno il lavoro sulla nuova ID.1? Semplice, prendendo spunto proprio da quanto fanno le case automobilistiche cinesi.

SERVE ESSERE PIÙ ‘AGILI’

Come racconta Automotive News Europe, per Thomas Kamla, ingegnere capo dell’ID.1, la chiave per raggiungere questo obiettivo richiede una nuova mentalità, strumenti più intelligenti e un’esecuzione interna basata su metodi di lavoro agili e intelligenza artificiale. Insomma, solo andando ad ottimizzare il lavoro in questo modo è possibile ridurre i tempi di sviluppo per arrivare a portare su strada la nuova city car elettrica entro il 2027 come annunciato al momento della presentazione del concept.


Kamla ha sottolineato che la pressione dei produttori cinesi sui veicoli elettrici ha plasmato l’approccio di Volkswagen alle nuove auto elettriche e l’ID.1 sarà la prima vettura ad essere realizzata seguendo una nuova strategia. Insomma, bisogna ragionare come una startup dove tutto è molto più “agile", cosa bene differente da quello che succede normalmente all’interno delle aziende tedesche dove le decisioni a volte possono richiedere mesi.

LA CINA È SEMPRE PIÙ VELOCE

Bisogna quindi prendere spunto dalle aziende cinesi che sebbene oggi riescono a fare grandi volumi di produzione, continuano a rimanere molto veloci in tutte le fasi di sviluppo. Anzi, come sottolinea il manager di Volkswagen, i tempi per realizzare una nuova vettura sono stati ridotti in alcuni casi anche a soli 24 mesi. Comunque, per la nuova ID.1 che secondo qualcuno potrebbe chiamarsi anche ID. Up, Volkswagen non partirà da zero in quanto utilizzerà la piattaforma MEB Entry, versione rivista e ridotta della piattaforma MEB utilizzata per vetture come ID.3 e ID.4. Per Kamla era importante che lo sviluppo non avvenisse esternamente, ma principalmente a Wolfsburg.

Volevamo deliberatamente un progetto interno, con un approccio progettuale interno. Tutti collaborano e si aiutano a vicenda. Questo crea motivazione e prestazioni elevate.

Il team di sviluppo della city car elettrica ha anche rinnovato il proprio modello di lavoro, adottando una metodologia molto più snella. A differenza dei progetti precedenti, che procedevano in modo rigoroso, adesso il team gestisce le fasi di sviluppo in parallelo, integrando concept, design e ingegneria in un unico ciclo di feedback. Lo sviluppo della ID.1 non avviene completamente senza modelli reali. I veicoli di prova della ID.2, ad esempio, saranno utilizzati per testare i singoli componenti della city car. Guardando al futuro, Kamla considera il ciclo di 36 mesi come base di riferimento per Volkswagen e ritiene che i tempi di sviluppo possano ridursi ulteriormente, grazie all’intelligenza artificiale che può servire per ottimizzare ulteriormente tutti i processi.

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