Opel ferma il progetto di entrata nel mercato cinese
Oltre alle tensioni geopolitiche, le politiche cinesi sul COVID stanno rendendo ancora più difficile l'ingresso in questo mercato

Le tensioni geopolitiche tra Europa e Cina e Stati Uniti e Cina stanno impattando anche sulle attività del settore automotive. Infatti, Opel ha deciso di interrompere il suo progetto di sbarco nel mercato della Cina proprio a seguito di tali problematiche. Questa decisione è stata confermata da un portavoce della casa automobilistica alla rivista tedesca Handelsblatt.
A spingere Opel verso questa decisione ci sarebbero, però, anche altre motivazioni. Infatti, le rigide politiche del Paese sulla gestione del Covid che stanno portando a diversi lockdown localizzati, stanno rendendo ancora più difficile l'ingresso in un mercato già di suo molto competitivo.
Del resto, abbiamo visto negli ultimi mesi come le restrizioni sanitarie abbiano portato a frequenti stop alla produzione in Cina con tutte le problematiche che ne conseguono.
Oltre a questo, secondo il giornale tedesco, Opel non disporrebbe di modelli particolarmente attraenti per il mercato cinese, in modo da potersi distinguere dai marchi locali. Una problematica, comunque, condivisa anche dalle altre case automobilistiche straniere che tentano di ricavarsi uno spazio all'interno di questo mercato.
A causa di questa situazione molto complessa, gli investitori in Cina sono sempre di meno e solo appartenenti a grandi realtà. Le altre aziende, più piccole, che vorrebbero provare ad affacciarsi in questo mercato, al momento vogliono evitare tutti questi problemi.
In passato, Opel era presente in Cina ma il marchio fu ritirato dall'ex proprietaria General Motors per evitare che i modelli Opel potessero entrare in concorrenza con quelli di Chevrolet e Buick. Adesso che Opel fa parte del Gruppo Stellantis, si era tornati a parlare di un'espansione nel mercato cinese. Piano che, adesso, è stato interrotto.