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Nissan potrebbe ridurre ulteriormente la sua presenza in Europa

Secondo fondi giapponesi, Nissan potrebbe ridurre ulteriormente la sua presenza in Europa come parte del suo progetto di ristrutturazione.

Nissan potrebbe ridurre ulteriormente la sua presenza in Europa
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 gen 2021

Nissan ha già presentato alcuni mesi fa un piano di ristrutturazione che prevede diversi tagli per tentare di superare le difficoltà e di rilanciarsi. Le notizie che arrivano dalla stampa giapponese, però, non sono buone e sembra che il costruttore possa decidere di ridurre ulteriormente la sua presenza in Europa. A quanto si apprende dalle fonti, anche se al momento manca ancora una conferma ufficiale, Nissan dovrebbe tagliare i canali di distribuzione in 30 Paesi, principalmente nei mercati dell'Europa orientale come Ungheria e Polonia.

Tuttavia, Nissan continuerà a vendere le sue autovetture in questi Paese ma appoggiandosi alla rete di vendita di Renault e alle concessionarie degli importatori locali. I mercati di riferimento in Europa saranno Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna e Nord Europa. Mercati dove le auto elettriche stanno ottenendo buoni risultati di crescita.

Nissan chiuderà anche lo stabilimento di Avila che si trova in Spagna vicino a Madrid. In precedenza il costruttore aveva già annunciato che avrebbe chiuso il sito di Barcellona anche se lo stop è stato ritardando sino al dicembre 2021. Con la chiusura di entrambi gli stabilimenti, tutta la produzione dei veicoli commerciali in Europa sarà affidata a Renault. Inoltre, sempre secondo le fonti giapponesi, Nissan si affiderà sempre di più a Renault nel Vecchio Continente per la costruzione delle sue auto.

La casa francese già oggi costruisce la piccola Nissan Micra. Non ci sono novità per quanto riguarda, invece, la fabbrica inglese dove Nissan produce la Qashqai. Il costruttore aveva avvertito che un'eventuale Hard Brexit avrebbe potuto metterne a rischio le attività. Il recente accordo tra Regno Unito e l'Unione Europea potrebbe, però, aver risolto il problema.

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