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Dazi auto elettriche cinesi, per ora nessun aumento dei listini. Cosa dicono BYD e MG

I produttori cinesi di veicoli elettrici SAIC e BYD cercheranno di evitare di aumentare i prezzi dei loro modelli elettrici in Europa quest'anno

Dazi auto elettriche cinesi, per ora nessun aumento dei listini. Cosa dicono BYD e MG
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 ott 2024

Se non ci saranno svolte nelle discussioni tra la Cina e l'Unione Europea, tra poche settimane i dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina voluti dalla Commissione Europea diventeranno definitivi. Tuttavia, questo non porterà automaticamente ad un aumento dei prezzi di listino di questi modelli venduti sul mercato europeo, almeno non subito. Infatti, alcune case automobilistiche cinesi hanno fatto sapere che non alzeranno i costi delle loro BEV.

NIENTE AUMENTI PER MG E BYD

Per il momento sono arrivate le posizioni di MG e BYD che hanno già fatto delle precise promesse. MG, lo sappiamo bene, è di proprietà di SAIC che è stata colpita dal più alto aumento dei dazi tra le case automobilistiche che importano auto completamente elettriche dalla Cina. I veicoli elettrici di MG saranno soggetti a un nuovo dazio del 35,3%, in aggiunta all'attuale tariffa doganale UE del 10%.

Nonostante questo, la filiale francese di MG Motor, pur giudicando eccessivi i nuovi dazi, ha affermato che le nuove tariffe più elevate non influenzeranno i prezzi dei suoi veicoli elettrici in Francia quest'anno. Anche in Italia per il momento i listini non saranno toccati. In ogni caso, MG fa sapere che le decisioni sui prezzi vengono prese su base mensile.

MG è il marchio cinese più venduto in Europa, con 159.387 immatricolazioni nei primi 8 mesi, secondo la società di ricerche di mercato Dataforce. Tuttavia, va detto che la maggior parte delle vendite europee di MG riguarda auto con motore a combustione interna, ibride o ibride plug-in, che non sono interessate dagli aumenti tariffari.

Passiamo a BYD che ha dichiarato a Reuters che per il momento non intende aumentare i prezzi dei suoi modelli in Italia, almeno fino alla fine dell'anno.

Insomma, da alcuni dei principali marchi cinesi che operano in Europa arrivano posizioni chiare. Per il momento i prezzi non aumenteranno. Probabilmente c'è anche la speranza che alla fine la diatriba tra Bruxelles e Pechino si risolva con un accordo. Del resto, lo sappiamo bene, anche all'interno dell'UE ci sono molti Paesi che stanno spingendo affinché si raggiunga un'intesa che scongiuri l'introduzione dei dazi definitivi.

I DAZI E I MARCHI EUROPEI

Le nuove tariffe non andranno a colpire solamente le case automobilistiche cinesi che operano in Europa ma anche marchi europei che producono modelli in Cina per poi venderli nel Vecchio Continente. Questo è il caso di Cupra, per esempio, che costruisce la nuova Tavascan nella fabbrica della Volkswagen a Hefei. La casa automobilistica ha definito i dazi come punitivi e ha affermato che la produzione del SUV è a rischio. In ogni caso, lavorerà per impedire che questi nuovi dazi dell'UE incidano sui prezzi della Tavascan, che rimarranno invariati per tutte le consegne nel 2024.

L'azienda farà tutto il possibile per evitare che questi dazi aggiuntivi influiscano sul prezzo della Tavascan, come parte del suo impegno nei confronti di clienti e partner. Come prima prova di questo impegno, il prezzo dell'auto rimarrà invariato per tutte le consegne nel 2024.

Passiamo a Volvo la cui EX30 oggi viene prodotta in Cina. Per evitare i dazi, il SUV elettrico sarà prodotto a Ghent, in Belgio, già a partire dalla prima metà del 2025.

Tra le altre auto elettriche esportate in Europa dalla Cina ci sono, per esempio, la Tesla Model 3, la BMW iX3, le Mini elettriche e la Dacia Spring, insieme a tutti i modelli Polestar e Smart.

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