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Autogestione per KTM: il piano di ristrutturazione per superare la crisi

KTM annuncia ristrutturazione: difficoltà finanziarie e tagli in vista

Autogestione per KTM: il piano di ristrutturazione per superare la crisi
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 28 nov 2024

KTM attraversa una fase critica: il principale costruttore motociclistico del continente si trova sull'orlo dell'insolvenza e si appresta a intraprendere un percorso di ristrutturazione aziendale sotto autogestione. La procedura verrà avviata venerdì, con l'obiettivo di completare il processo entro tre mesi.

L'azienda mantiene un certo riserbo sulla situazione, limitandosi a comunicare di dover fronteggiare "difficoltà significative". La strategia di autogestione, secondo quanto dichiarato, dovrebbe consentire all'azienda di adeguarsi alle mutevoli condizioni di mercato, preservando la sua posizione di riferimento nel panorama motociclistico mondiale.

Mentre KTM mantiene un approccio diplomatico nelle comunicazioni, Pierer Mobility AG, la società controllante, espone la situazione con maggiore franchezza. Il gruppo ha rivelato che le necessità finanziarie dell'azienda si attestano nell'ordine delle centinaia di milioni. Il management ha ammesso l'impossibilità di reperire in tempo i finanziamenti ponte necessari, circostanza che ha portato alla decisione del deposito dell'istanza. Questa mossa consentirà all'azienda di negoziare con i creditori, cercando una soluzione che possa soddisfare tutte le parti coinvolte.

I DIPENDENTI, COME SEMPRE, I PIU’ COLPITI

Le ripercussioni immediate si preannunciano considerevoli, con la ristrutturazione che comporterà "ulteriori potenziali perdite". Pierer ha anticipato una riduzione del personale e un ridimensionamento della produzione, misure ritenute necessarie per KTM e la sua rete di concessionari per gestire l'eccesso di stock accumulato.

Ma, forse, si potevano prevedere queste difficoltà, che sono recenti: Pierer ha evidenziato come diversi fattori abbiano contribuito alla situazione attuale, dalla stagnazione economica europea alla recessione tedesca. Sul fronte statunitense, l'azienda attribuisce il calo delle vendite all'impatto dei tassi d'interesse elevati e all'aumento del costo della vita sul potere d'acquisto dei consumatori.

Stefan Pierer, CEO di KTM, ha commentato la situazione con una metafora motorsportiva: "Stiamo effettuando un pit stop per il futuro". Ha poi aggiunto con determinazione: "KTM rappresenta l'opera della mia vita e combatterò per difenderla".

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