Vision Meta Turismo: il concept Kia che richiama la Stinger
Vision Meta Turismo celebra gli 80 anni Kia con stile futuristico e richiami alla Stinger, anticipando futuro elettrico del brand.
Kia riaccende i riflettori sul possibile ritorno della Stinger GT con un nuovo concept che sta già facendo discutere. Si chiama Vision Meta Turismo ed è il modello scelto dal costruttore per celebrare l’80º anniversario, all’interno di una mostra dedicata al passato e soprattutto al futuro dell’azienda, allestita al Kia Vision Square di Yongin, in Corea del Sud.
Il concept non lascia indifferenti. Richiama subito la Stinger, ma reinterpretata in chiave elettrica e futuristica. Kia per ora mantiene il riserbo su molti dettagli, ma l’auto si presenta come una berlina dal design audace, ispirata alla filosofia Opposites United. Il frontale è tra gli elementi più distintivi, con un muso sporgente a “squalo”, una fascia nera che incornicia luci sottili e angolari, e prese d’aria filiformi. Il cofano corto si fonde con un parabrezza molto inclinato, mentre i fari si allungano all’indietro fino a diventare supporti per gli specchietti digitali, soluzione che definisce subito l’identità del modello.
Un profilo scolpito e un posteriore più sobrio
La vista laterale è altrettanto scenografica. Superfici scolpite che ricordano la Polestar 5, portiere dal taglio deciso, passaruota posteriori imponenti e cerchi ottimizzati aerodinamicamente. Colpisce anche la linea di cintura ascendente e, soprattutto, il tetto panoramico in vetro con motivi geometrici che lo rendono unico. Dietro, il concept opta per un look più pulito ma non meno caratteristico. Spoiler integrato, fari a boomerang e un diffusore incorniciato da un paraurti nero a contrasto.
Un abitacolo minimalista dominato dalla tecnologia
Se l’esterno punta su aggressività e dinamismo, l’interno parla un linguaggio completamente diverso. Minimalismo e tecnologia immersiva. Kia definisce l’abitacolo un ambiente che “reinterpreta il rapporto tra uomo e macchina”, e il cuore di questa visione è un head-up display in realtà aumentata dotato di tre modalità, Speedster, Dreamer e Gamer. Le informazioni vengono proiettate sul parabrezza tramite smart glass, dando l’impressione che le grafiche fluttuino in 3D sopra la strada.
Il volante è un D-shape essenziale, accompagnato da un piccolo display quadrato. Si intravede una telecamera interna e un quadro strumenti dall’estetica futuristica. Il sedile del conducente, giallo acceso, è uno dei dettagli più particolari: sul bracciolo spunta un joystick di cui Kia non ha ancora spiegato la funzione. Il responsabile del design Karim Habib si limita ad anticipare la filosofia dietro il progetto: la Vision Meta Turismo intende integrare mobilità dinamica e spazi centrati sull’uomo, offrendo esperienze tecnologiche che devono “coinvolgere, stimolare e ispirare”.
Una storia lunga 80 anni
Il debutto del concept è anche l’occasione per ricordare la storia del marchio. Kia nasce nel 1944, quando Kim Cheol-ho fonda la Kyungsung Precision Industry. Nel 1952 l’azienda cambia nome e presenta la bicicletta 3000-Liho, la prima prodotta in Corea, un successo che segna il vero inizio del brand. Bisognerà attendere il 1974 per vedere il primo veicolo a quattro ruote, la Brisa, proposta come berlina e pick-up. Negli anni Ottanta arriva la Pride, che debutta negli Stati Uniti nel 1987. Nonostante qualche imprecisione nelle timeline ufficiali, quel percorso ha portato Kia da marchio sconosciuto a protagonista globale rispettato.
Il Vision Meta Turismo, oggi, sembra incarnare questa evoluzione. Uno sguardo al passato attraverso lo spirito della Stinger e, allo stesso tempo, una finestra su quello che potrebbe essere il futuro elettrico e tecnologico del marchio. Kia promette nuovi dettagli a breve, ma l’attenzione è già alta.
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