Volkswagen vende le fabbriche ai cinesi? Ecco la situazione
Volkswagen apre alla possibilità di vendere alcuni stabilimenti in Germania ai suoi partner cinesi: è forse più economico che chiudere? Ecco la situazione.

Sembra ormai chiaro che Volkswagen e i suoi partner cinesi siano in una vera e propria trattativa per aprire la possibilità che la Cina possa investire in stabilimenti in Germania, come dichiarato da Oliver Blume, CEO del gruppo Volkswagen, dopo la notizia dell'interesse di investitori cinesi.
All'ipotesi della vendita di una fabbrica tedesca ad un investitore cinese, Blume ha mostrato entusiasmo nella possibilità che le aziende continuino ad investire in Europa, aggiungendo inoltre che ci sono strette collaborazioni in Cina, e si è già parlato di questa situazione, ma ancora non c'è nulla di concreto.
Volkswagen collabora con tre partner in joint venture in Cina — SAIC, FAW e JAC — e possiede una partecipazione nella startup cinese di veicoli elettrici Xpeng, ma nessuno di questi ha attualmente impianti produttivi in Europa. Nel frattempo, VW sta valutando nuove destinazioni d’uso per i suoi stabilimenti di Dresda e Osnabrück, nell’ambito di una strategia di riduzione dei costi mirata a riorganizzare le sue attività in Germania.
In un accordo raggiunto prima di Natale, Volkswagen e i rappresentanti sindacali, hanno concordato di interrompere la produzione a Dresda dal 2025, sito produttivo di 340 lavoratori che produce l'elettrica ID.3 e a Onsabrück dal 2027, stabilimento in cui 2.300 dipendenti si occupano dell'assemblaggio della T-Roc Cabriolet.
Secondo le indiscrezioni VW sarebbe aperta alla vendita dello stabilimento di Osnabrück verso un acquirente cinese.
Stephan Soldanski, un rappresentante sindacale di Osnabrück, ha affermato che i lavoratori del sito tedesco non avrebbero nessun problema a lavorare per uno dei partner cinesi in joint venture con VW, a patto che rimangano il logo e gli standard di qualità del marchio tedesco, ha aggiunto.
Per VW inoltre, secondo quanto riportato da un esperto banchiere del settore automobilistico, potrebbe essere più economico vendere le fabbriche piuttosto che chiuderle definitivamente, sottolineando che ognuna di esse potrebbe essere venduta tra i 100 e i 300 milioni di euro.
La produzione di auto in Germania destinate al mercato europeo consentirebbe ai costruttori cinesi di veicoli elettrici di aggirare i dazi imposti dall’UE sulle importazioni dalla Cina, intensificando la concorrenza con le case automobilistiche europee.
Un investimento in uno stabilimento VW potrebbe rivelarsi una delle mosse più sensibili dal punto di vista politico per la Cina. Da sempre simbolo della forza industriale tedesca, VW si trova ora ad affrontare le sfide poste dal rallentamento economico globale, che sta riducendo la domanda, e dalla complessa transizione verso le tecnologie sostenibili.
Negli ultimi anni, le imprese cinesi hanno ampliato la loro presenza in Germania, la principale economia europea, investendo in settori strategici come le telecomunicazioni e la robotica.