Consumi elettrici in Italia, Terna: a marzo calo del 5%. Crescono le rinnovabili
A marzo le fonti rinnovabili hanno coperto il 33,5% della domanda elettrica

Terna ha scattato una nuova fotografia dei consumi di energia elettrica in Italia relativa al periodo di marzo 2023. Secondo la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nello scorso mese sono stati consumati complessivamente 26,2 miliardi di kWh. Si tratta di un calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Guardando al primo trimestre del 2023, il fabbisogno nazionale è in flessione del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Marzo ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile superiore di 2,5 gradi rispetto allo stesso mese del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, è in diminuzione del 3,4%.
Rispetto a febbraio 2023, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, è sostanzialmente stazionario (-0,3%). Nel primo trimestre 2023, il dato del fabbisogno nazionale risulta in crescita dell’1% rispetto all’ultimo trimestre 2022.
Anche per il mese di marzo 2023, Terna ha elaborato l’indice IMCEI che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette "energivore". Secondo il rapporto, c'è stato un calo dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, c'è stato un aumento sia rispetto a febbraio 2023 (+3,2%) e sia rispetto all’ultimo trimestre 2022 (+2,7%). Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, Terna ha rilevato un aumento di consumi dei settori dei mezzi di trasporto, delle ceramiche e vetrarie, della chimica, delle alimentari e della siderurgia.
RINNOVABILI AL 33,5%
Entrando più nel dettaglio, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale racconta che a marzo 2023 la domanda di energia in Italia è stata soddisfatta per l’83,8% con la produzione nazionale e per la quota restante, il 16,2%, dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione italiana netta è stata pari a 22,2 miliardi di kWh, pari ad una flessione dell'8,9%. Bene le rinnovabili il cui contributo è aumentato. Infatti, queste fonti sono arrivate a coprire il 33,5% della domanda di energia rispetto al 28,4% dello stesso mese del 2022 e al 27,5% di febbraio 2023.
A marzo, la produzione da fonti rinnovabili in Italia è stata così suddivisa: 30,3% fotovoltaico, 29% eolico, 18,9% idrico, 16,8% biomasse e 5% geotermico. Rispetto al mese di marzo 2022, crescono sia la fonte eolica (+25,3%) e sia quella fotovoltaica (+15,1%). Il 10 marzo 2023 Terna ha registrato il valore massimo storico di produzione oraria da fonte eolica, pari a circa 8,3 milioni di kWh. Per quanto riguarda il fotovoltaico, invece, la crescita è dovuta essenzialmente all'incremento della capacità installata (+3,2 GW rispetto a marzo 2022).
In calo, rispetto a marzo 2022, la fonte termica (-17,9%) e quella geotermica (-6,8%). Per quanto riguarda, invece, la fonte idrica, Terna evidenzia che persiste lo stato di scarsità della risorsa confermato dal basso livello degli invasi, che risultano in linea con i valori di marzo 2022.
Sempre in tema di rinnovabili, nel 2023 l'incremento di capacità in Italia è stata pari a 1.092 MW, un valore in crescita (+181%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il rapporto aggiunge pure che durante le festività pasquali, da sabato 8 a lunedì 10 aprile, le fonti rinnovabili hanno coperto una quota importante della domanda di energia italiana.
Terna ha registrato, infatti, una percentuale che si è attestata al 44% (valore che sale al 51% se rapportato alla produzione nazionale complessiva). In particolare, il giorno di Pasquetta (10 aprile 2023) il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 55%, con una punta oraria (tra le 14:00 e le 15:00) del 90%, valore dovuto principalmente alla elevata produzione fotovoltaica ed eolica.