Ferrari Testarossa con sei ruote? Ecco il folle tuning che stravolge un'icona
Di elaborazioni della Ferrari Testarossa nel corso degli anni se ne sono viste veramente di tutti i tipi ma una con 6 ruote non l'avevamo ancora vista.

La Ferrari Testarossa, iconica supercar prodotta dalla Casa di Maranello dal 1984 al 1996, ha visto nel corso degli anni le più svariate reinterpretazioni, dalle potenti Koenig Specials da 1.000 CV alle versioni scoperte firmate Pininfarina e Straman, fino a una recente conversione completamente elettrica. Tuttavia, nessuno aveva mai osato tanto quanto Alexandre Danton, il customizzatore francese noto per le sue radicali trasformazioni, che ha realizzato una versione a sei ruote della storica vettura.
Questa incredibile elaborazione, avvistata in Texas presso l’officina Gas Monkey Garage guidata dal celebre Richard Rawlings, rappresenta una delle modifiche più estreme mai concepite. Danton, già noto per aver stravolto vetture come la Rolls-Royce Phantom e la Lamborghini Espada, ha superato ogni limite immaginabile, spingendosi ben oltre il concetto tradizionale di tuning e regalando alla Testarossa una nuova identità che ridefinisce completamente il suo leggendario design.
La Ferrari Testarossa è diventata una creatura estrema e provocatoria, capace di attirare sguardi e alimentare dibattiti tra ferraristi e appassionati.
All’anteriore, le carreggiate sono state allargate tramite un bodykit, con un paraurti arricchito da una spigolosa sezione inferiore, mentre i caratteristici fari pop-up sono stati sostituiti da convogliatori d’aria. Sul tetto spicca una presa d’aria funzionale al propulsore, anche se non è chiaro se si tratti ancora del V12 da 4,9 litri e 390 CV originale o di un’unità differente.
La rivoluzione più audace si trova però al posteriore, dove un secondo asse di ruote è stato aggiunto, lasciando gli pneumatici completamente scoperti grazie a due tagli geometrici che rimuovono i passaruota laterali. La griglia lamellare tradizionale è stata modificata con fori per integrare i terminali di scarico, conferendo all’auto un look futuristico e brutale, lontano anni luce dalla raffinatezza originaria della Testarossa.
LA TESTAROSSA E IL TUNING
La Ferrari Testarossa ha avuto una relazione travagliata con il mondo del tuning, oscillando tra interpretazioni audaci e restomod di grande raffinatezza. Tra i progetti più iconici si trova la Koenig Specials Competition Evolution II, un mostro da 1.000 CV grazie al V12 biturbo e caratterizzato da un’enorme ala posteriore ispirata alla F40. Dall’altro lato dell’oceano, il carrozziere californiano Straman ha trasformato la Testarossa in una cabriolet, rinforzandone il telaio per ovviare alla perdita di rigidità strutturale.
Un approccio più discreto ma elegante è stato quello delle Officine Fioravanti, che hanno creato un restomod di lusso aggiornando freni, sospensioni e portando la potenza del motore a 492 CV, migliorando il piacere di guida senza snaturare l’essenza della vettura. Tra i progetti più divisivi, però, spicca l’elaborazione del Gas Monkey Garage, che al SEMA 2023 ha presentato una Testarossa speedster completamente elettrica, ricavata da un modello distrutto durante le riprese di un film.