Stellantis, tempi incerti per la gigafactory di Termoli. Fondi del PNRR ricollocati
Tempi incerti per il progetto della fabbrica delle batterie che dovrebbe essere costruita a Termoli. Il Governo ha deciso di ricollocare i fondi del PNRR in assenza di un progetto chiaro

Non ci sono buone notizie sulla gigafactory di ACC (Automotive Cells Company), la joint venture fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che dovrebbe sorgere a Termoli. Come sappiamo, il progetto è stato rimandato a causa delle mutate condizioni di mercato delle auto elettriche. La società sta inoltre lavorando allo sviluppo di una nuova batteria a basso costo da utilizzare su modelli elettrici più economici.
Una situazione di stallo che ovviamente ha preoccupato i sindacati che hanno chiesto un intervento urgente del Governo. Proprio nella giornata di oggi si è tenuto al Mimit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) il tavolo riguardante la realizzazione di questo progetto e come accennato all'inizio, non ci sono buone notizie.
All'incontro, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato i vertici dell'azienda, i rappresentanti di Stellantis, il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, i sindacati confederali e di categoria nazionali e territoriali, e i tecnici del Mimit e del Ministero del Lavoro.
Stando a quanto comunicato dallo stesso Ministero, ACC ha espresso incertezza sui tempi di realizzazione dell'impianto di Termoli. I motivi sono quelli già noti e cioè le mutate condizioni di mercato delle auto elettriche e la necessità di realizzare batterie più economiche. Possiamo leggere nella nota stampa:
Durante l'incontro, ACC ha manifestato incertezza sui tempi di realizzazione delle Gigafactory di Termoli e Kaiserslautern, a causa del mutato contesto di mercato dell’auto elettrica, delle incertezze sulla domanda futura di componenti per l’industria automotive e della possibilità di adottare nuove tecnologie produttive per la realizzazione di batterie meno costose del 20-30%.
RICOLLOCATI I FONDI DEL PNRR
Il progetto della gigafactory di Termoli sarebbe stato supportato anche dal Governo italiano attraverso i fondi del PNRR. Il ministro Urso aveva già anticipato che se ACC non avesse comunicato tempistiche precise, i fondi sarebbero stati dirottati altrove. Visto l'esito della riunione, il Governo è andato dritto per la sua strada.
Alla luce di quanto manifestato da ACC, e al fine di non pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e di allocare le risorse entro il 2026, il ministro Urso ha comunicato che procederà con il ricollocare i fondi previsti per la realizzazione del sito produttivo di Termoli verso altri investimenti coerenti con la transizione energetica del comparto, al fine di avere certezze sull'utilizzo delle risorse europee.
Tuttavia, rimane comunque una porta aperta. Il Governo, infatti, è disponibile a valutare di destinare ulteriori fondi, di altra natura, al progetto quando ACC sarà in grado di presentare il nuovo piano industriale per Termoli comprensivo della nuova tecnologia.
MOTORI ENDOTERMICI FINO AL 2028-2029
Durante l'incontro, Stellantis ha comunque garantito che fino al 2028-2029 continuerà a produrre a Termoli i motori endotermici Gme e Gse, mantenendo i livelli occupazionali in vista della transizione verso la gigafactory.
Ovviamente, c'è forte preoccupazione da parte dei sindacati sulle sorti dell'impianto di Termoli. In una comunicazione congiunta, Fim-Fiom-Uilm-Fismic-UglM-AqcfR fanno sapere che si mobiliteranno contro il protrarsi della incertezza verso lo stabilimento di Termoli.
Nei prossimi giorni saranno decise le forme di una mobilitazione che ha l’obiettivo di chiedere ad ACC di sciogliere le riserve sulla costruzione della gigafactory, a Stellantis di rafforzare la attuale produzione di motori e al Governo di mantenere a disposizione di Termoli i fondi indispensabili al rilancio di un grande progetto industriale che salvaguardi l’attuale e la futura occupazione.