Stellantis, Mirafiori si ferma a dicembre. Sindacati: situazione drammatica
Prosegue lo stop produttivo della 500 elettrica a causa della scarsa domanda. Preoccupati i sindacati sul futuro dell'impianto

I sindacati parlano oramai di una situazione "drammatica". Stellantis ha infatti annunciato che l'attività delle Carrozzerie di Mirafiori si fermerà per tutto il mese di dicembre. Per la precisone, la produzione terminerà il 2 dicembre e riprenderà solo l’8 gennaio 2025 dopo la pausa delle festività natalizie. Più nel dettaglio, le attività della fabbrica dove oggi viene prodotta la FIAT 500 elettrica si fermeranno dal 2 al 17 dicembre e poi seguirà la chiusura collettiva dell’impianto dal 18 dicembre al 5 gennaio "frutto di un accordo siglato nelle scorse settimane in relazione alle festività di fine anno".
Dunque, per circa 1.300 lavoratori si tratterà dell'ennesima messa in cassa integrazione. I motivi che hanno spinto Stellantis a fermare nuovamente la produzione a Mirafiori sono noti da tempo e riguardano la scarsa richiesta della FIAT 500 elettrica. Un portavoce dell'azienda ha infatti ribadito:
Il segmento city car BEV in Europa nei primi 10 mesi dell’anno si è ridotto del 54% rispetto allo stesso periodo del 2023 e, allo stesso tempo in Italia, il mix BEV è su livelli molto bassi intorno al 4%. Questo non è sufficiente a mantenere una continuità nella produzione. In questo scenario la scelta di produrre la nuova 500 ibrida a Mirafiori è coerente con la responsabilità sociale del brand.
Lo stop, va detto, riguarda solo le Carrozzerie, cioè le linee produttive delle vetture. Gli altri comparti della fabbrica continueranno a lavorare regolarmente fino al 18 dicembre.
DUBBI PER IL FUTURO
Stellantis ha garantito continuità per tutte le fabbriche italiane ma i sindacati sono comunque preoccupati per la sorte della fabbrica di Mirafiori, soprattutto pensando ad un 2025 potenzialmente ancora più difficile visto che la nuova FIAT 500 ibrida che sarà realizzata in questo impianto, arriverà solamente verso la fine del 2025. Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom di Mirafiori, hanno dichiarato:
Come avevamo preventivato, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali continua in modo esponenziale. Siamo di fronte ad un altro lunghissimo stop produttivo della durata di un intero mese, che pensiamo possa essere anche ulteriormente prolungato successivamente con il 2025 che si prospetta come un altro anno terribile e sarà il diciottesimo anno consecutivo in cui sono utilizzati gli ammortizzatori sociali. Leggiamo stupefatti che i dirigenti di Stellantis dichiarano che serve unità d’intenti e visione, quando nella realtà non c’è nessun tipo di confronto e negoziato con i rappresentanti dei lavoratori. Ricerchiamola allora questa unità d’intenti, con un vero confronto finalizzato a portare ulteriori investimenti a Torino e a Mirafiori utili a far cessare questa cassa integrazione che sta sfiancando economicamente le lavoratrici e i lavoratori.
Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, ha aggiunto:
Mentre da un lato il Governo taglia le risorse al fondo automotive, per poi chiedere all’Europa di dotarsi di un fondo per la transizione dell’auto, dall’altro lato, Stellantis continua a non dare nessuna garanzia produttiva e occupazionale ed a comunicare le continue chiusure in cassa integrazione. A Mirafiori la produzione terminerà il 2 dicembre e riprenderà solo l’8 gennaio. La situazione è ormai drammatica. Le lavoratrici e lavoratori hanno diritto ad avere risposte. La Presidente del Consiglio deve convocare le parti a Palazzo Chigi: il settore automotive rischia di sparire nel nostro Paese. Non ci fermeremo e proseguiremo fino ad auto-convocarci a Palazzo Chigi.