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Stellantis, profondo rosso per la produzione in Italia: -31,7%

Crolla la produzione di vetture di Stelantis in Italia con un forte dato negativo dopo 9 mesi del 2024

Stellantis, profondo rosso per la produzione in Italia: -31,7%
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 4 ott 2024

Profondo rosso per la produzione di Stellantis in Italia. I sindacati hanno infatti comunicato che dopo 3 anni di crescita, i dati dei primi 9 mesi del 2024 mostrano un forte dato negativo. Sono infatti, 387.600 i veicoli prodotti tra autovetture e furgoni commerciali. Nello stesso periodo del 2023 erano state prodotte 567.525 unità. Parliamo quindi di un -31,7%. Inoltre, per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo e perdono sia gli autoveicoli che i veicoli commerciali.

Più nello specifico, le autovetture registrano un -40,7% con 237.700 unità e i veicoli commerciali un -10,2% con 149.900. I sindacati aggiungono che nel terzo trimestre dell'anno, anche gli unici due stabilimenti in positivo nella prima parte dell'anno, cioè Pomigliano d’Arco e Atessa, in questo ultimo trimestre passano in negativo: rispettivamente -5,5% e -10,2%.

Le previsioni per l'ultimo trimestre non sono certo positive e i sindacati lanciano un allarme sul crollo della produzione italiana.

Se l’andamento riscontrato nel 3° trimestre venisse confermato nell’ultimo, la produzione si aggraverebbe ulteriormente con le auto sotto i 300 mila e la produzione complessiva, considerando i veicoli commerciali, scenderebbe sotto quota 500 mila, con meno di un terzo dei volumi del 2023 (751 mila).

Per rispettare l'obiettivo di 1 milione di veicoli complessivi prodotti all'anno entro il 2030, Stellantis dovrebbe raddoppiare la produzione.

Crollo dei volumi sui mercati e transizione verso elettrico e digitale, una tempesta perfetta che colpisce in maniera significativa l’Europa e il suo tessuto industriale più rilevante.

Vista la difficile situazione del settore auto in Italia ed in Europa, i sindacati evidenziano l'urgenza di interventi sulle scelte strategiche del settore da parte della UE, con mirate politiche industriali e con risorse specifiche, anche da parte del Governo italiano, e impegni industriali seri e coraggiosi da parte di Stellantis e delle aziende della componentistica.

Per questi motivi la FIM-CISL, insieme a Fiom e Uilm, ha proclamato uno sciopero di 8 ore dell’intero settore automotive con manifestazione a Roma il 18 ottobre 2024.

LA PRODUZIONE ITALIANA

I sindacati hanno poi fornito una panoramica degli stabilimenti produttivi. A Mirafiori, sul cui futuro si è parlato molto, i volumi produttivi misurati nei primi 9 mesi sono pari a 22.240 unità rispetto alle 70.365 rilevate nel 2023 (-68,4%).

Il 91% dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 20.210, sono rappresentati da 500 Bev, il restante è rappresentato dalle produzioni Maserati con 2.030 unità. Quest’ultime ben lontane dalle 41.000 unità prodotte nel 2017, anno di punta delle produzioni Maserati. La situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali di miglioramento.

Per quanto riguarda la fabbrica Maserati di Modena, l'impianto ha subito una flessione negativa significativa. Nello specifico si sono prodotte 220 vetture contro le 910 del 2023. All’inizio del 2025 è prevista l’implementazione anche su MC20 e MC20 Cielo della piattaforma full-electric Folgore; fino ad allora, secondo i sindacati, non ci saranno cambiamenti significativi nei volumi.

Se nell’ultima parte del 2023 il ricorso alla Cig era molto marginale, nei primi sei mesi del 2024 è stata significativa, coinvolgendo circa 130 lavoratori per circa 58 giorni. Per tutto il 2024 è prevista una situazione di bassi volumi. Dal 13 maggio fino al 31 dicembre è stato attivato per questo il CDS con utilizzo intorno al 40%.

Nella fabbrica di Cassino, invece, la produzione è di 19.710 unità, determinando una flessione negativa del -47,7% rispetto al 2023, la peggiore della sua storia. L’attuale produzione è rappresentata per il 20% da Alfa Romeo Giulia, il 53% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 27% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima prodotta anche nella versione full electric.

In aggiunta alla Maserati Grecale, allo stabilimento è stata assegnata la futura piattaforma STLA Large BEV con i nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia, in produzione nella seconda metà del 2025 e all’inizio del 2026, mentre il terzo modello verrà prodotto dal 2027. È necessario anticipare quanto prima il lancio dei nuovi modelli, per limitare l’attuale uso di ammortizzatori; diversamente, per tutto il 2025 continuerà ad esserci una difficoltà sui volumi.

A Pomigliano si produce il 59% delle auto costruite in Italia. Tuttavia, anche qui la situazione è peggiorata. Fino al secondo trimestre del 2023, era l'unico impianto in positivo. Pur producendo 141.290 vetture, dopo 9 mesi del 2024 ha registrato una flessione negativa del -5,5%.

Panda con 110.900 unità cresce con un +17% rispetto ai nove mesi del 2023, mentre sulla linea dell’Alfa Romeo Tonale e del Dodge Hornet è stato riscontrato un calo del -45%. I sindacati aggiungono che in questi giorni c'è stato un calo produttivo della FIAT Panda che preoccupa.

Dato estremamente negativo anche a Melfi con un -61,9%, che in termini di volumi significa quasi 90 mila vetture in un solo anno. Delle 54.240 auto prodotte, il 34% è rappresentato da 500X, il 28% da Jeep Renegade e il 38% da Jeep Compass.

Nel 1° trimestre 2025 partirà la salita produttiva della prima vettura full-electric a marchio DS, poi a seguire entro il 2026, verranno lanciate le altre quattro: due Jeep, una DS e una Lancia. Uno dei due modelli Jeep sarà la Jeep Compass ibrida. Anche i quattro modelli previsti inizialmente nella sola versione full-electric avranno la possibilità di essere prodotti anche nelle versioni ibride. La produzione stimata a regime dei 5 modelli sarà di circa 260 mila vetture anno, che secondo la direzione aziendale dovrebbe saturare l’impianto, ma che sarà tutta da verificare vista la situazione.

Infine, nella fabbrica di Atessa, la produzione nei veicoli commerciali nei primi nove mesi del 2024 raggiunge la quota di 149.900 unità, con un risultato negativo rispetto al 2023 del -10,2%. Alla fine dei primi 2 trimestri del 2024 era invece in positivo. Nello stabilimento si producono oltre ai veicoli commerciali di Fiat e PSA, anche per Opel e Vauxhall e, dal 2024, quelli di Toyota. Sono in produzione anche le versioni full-electric.

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