Stellantis, niente rinvio degli obiettivi delle emissioni di CO2. Tavares contro ACEA
Stellantis contro la richiesta di ACEA di chiedere all'UE di posticipare gli obiettivi delle emissioni di CO2 nel 2025. Le regole erano note da tempo secondo Tavares

ACEA ha proposto di rinviare gli obiettivi UE delle emissioni di CO2 del 2025 per evitare che le case automobilistiche debbano pagare multe molto salate nel caso non riuscissero a rispettarli a causa delle vendite delle elettriche che non crescono come dovuto. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, è intervenuto su questo dibattito criticando la posizione presa da ACEA da cui il Gruppo automobilistico è uscito nel 2022.
Tavares sottolinea che Stellantis si dice contraria a qualsiasi tentativo da parte dell'Unione Europea di ritardare gli obiettivi sulle emissioni che entreranno in vigore l'anno prossimo.
Sarebbe surreale cambiare le regole adesso.
Un portavoce del Gruppo automobilistico ha ribadito le dichiarazioni del CEO rilasciate all'agenzia France Press e ha aggiunto che Stellantis sostiene il mantenimento delle regole attuali.
TUTTI HANNO AVUTO IL TEMPO DI PREPARARSI
Parlando sempre con France Press, Tavares ha aggiunto che le regole erano note da tempo e che le case automobilistiche hanno avuto tutto il tempo per prepararsi.
Tutti conoscono le regole da molto tempo, tutti hanno avuto il tempo di prepararsi e quindi adesso si corre.
Inoltre, il numero uno di Stellantis, ribadendo comunque sempre la sua posizione contraria agli obblighi predisposti dall'UE in tema di emissioni, ha pure aggiunto che la sua azienda ha sviluppato i modelli elettrici richiesti e si è organizzata per le vendite necessarie. A questo punto sarebbe surreale cambiare le regole.
LE POSSIBILI MULTE
Il dibattito nasce dalle dichiarazioni di Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault e presidente di ACEA. Secondo il manager italiano, nel 2025 le case automobilistiche dovranno affrontare obiettivi UE più severi in materia di CO2, poiché il limite massimo delle emissioni medie delle vendite di nuovi veicoli scenderà a 93,6 grammi/km (116 grammi/km di CO2 nel 2024). Visto che le vendite delle auto elettriche non crescono come ipotizzato, molti costruttori rischiano di non centrare l'obiettivo UE. Dunque, si rischia una multa pari a 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso per km moltiplicato per il numero di veicoli venduti.