Comau, Stellantis cede la maggioranza. Urso: "valutiamo la Golden Power"
L'operazione non è piaciuta al Governo e ai sindacati. Si valuta l'utilizzo della Golden Power

Stellantis ha annunciato che cederà la maggioranza di Comau, azienda specializzata nell’automazione industriale e nella robotica avanzata, a One Equity Partners (“OEP”), Fondo di investimento statunitense. Il Gruppo automobilistico rimarrà comunque un azionista di minoranza attivo (49,9%) e la composizione del management, inclusi Executive Chairman e CEO, resterà immutata dopo la conclusione dell’accordo.
A seguito della definizione di questa operazione, Comau avrà accesso a fondi aggiuntivi che le consentiranno di crescere ulteriormente. I dettagli finanziari non sono stati divulgati. Tuttavia, questa operazione fa parte dell’accordo strategico stipulato durante la fusione tra le ex FCA e Groupe PSA nel gennaio 2021 da cui è nata Stellantis.
La chiusura della transazione è prevista entro la fine del 2024 ed è soggetta alle approvazioni normative oltre alle consuete condizioni di chiusura.
SI VALUTA LA GOLDEN POWER
La notizia della cessione della maggioranza di Comau ad un fondo statunitense non è piaciuta al Governo. In un momento in cui i rapporti tra i vertici politici italiani e Stellantis non sono certo dei migliori, questa operazione ha certamente complicato ulteriormente le loro relazioni.
Infatti, attraverso una nota, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato l’ipotesi di intervento per bloccare o fissare dei paletti sull’operazione. Si sta infatti valutando l'utilizzo della disciplina della "Golden Power".
Si stanno svolgendo le valutazioni in ordine all’applicabilità della disciplina della Golden Power in merito alla cessione della maggioranza di Comau da parte di Stellantis.
La notizia non è piaciuta nemmeno ai sindacati che chiedono un intervento del Governo. La Fiom, per esempio, invita l'esecutivo italiano ad usare la Golden Power ed evidenzia che non è più rinviabile la convocazione di un incontro alla Presidenza del Consiglio sull’automotive e Stellantis perché la situazione continua a precipitare in tutto il settore. La Uilm, invece, parla del rischio di disperdere un prezioso patrimonio professionale e industriale.
Insomma, forti preoccupazioni in un momento in cui si sta discutendo molto dei futuro delle attività di Stellantis in Italia.