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Stellantis, accordo con Orano per il riciclo delle batterie

Il cobalto, il nichel e il litio riciclati rafforzano l’approccio all’economia circolare di Stellantis

Stellantis, accordo con Orano per il riciclo delle batterie
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 24 ott 2023

Con la crescente diffusione delle auto elettriche, il tema del riciclo delle batterie sta diventando sempre più importante. Proprio al riguardo, arriva un'interessante novità che riguarda Stellantis. Infatti, il Gruppo automobilistico ha annunciato di aver firmato un memorandum d’intesa con Orano, per andare a creare una joint venture incentrata sul riciclo delle batterie dei veicoli elettrici a fine vita e materiali di recupero provenienti dalle gigafactory che saranno realizzate in Europa e Nord America.

Grazie alla joint venture, Stellantis porterà avanti il suo progetto di economica circolare, assicurandosi un ulteriore accesso a cobalto, nichel e litio, materie prime necessarie per l’elettrificazione e la transizione energetica.

LE ATTIVITÀ DELLA JOINT VENTURE

Stellantis spiega che la joint venture permetterà di offrire ai suoi partner, alla sua rete post-vendita e ad altri OEM, una soluzione per gestire le batterie a fine vita e i materiali di recupero provenienti dalle gigafactory. Le attività inizieranno nel 2026 riutilizzando gli asset e le strutture esistenti di Stellantis.

Per le sue attività, la nuova società sfrutterà la nuova tecnologia messa a punto da Orano, che consente il recupero di tutti i materiali dalle batterie agli ioni di litio e la produzione di nuovi materiali per i catodi. L’accordo consentirà di produrre materiali noti anche come “massa nera” o “massa attiva”. Questi potranno essere raffinati nell’impianto idrometallurgico di Orano che sarà realizzato a Dunkerque, in Francia, per consentirne il riutilizzo nelle batterie e chiudere così il ciclo dell’economia circolare.

Grazie all’innovativo approccio di pretrattamento e a una tecnologia idrometallurgica all’avanguardia, il tasso di recupero dei metalli può raggiungere livelli eccezionali, superiori al 90%. Ciò consente agli OEM di centrare i livelli di riciclo richiesti dalla Commissione Europea per le batterie dei veicoli elettrici e di garantire la sostenibilità del modello di business.

Grazie alla partnership con Orano, Stellantis potrà portare avanti anche la sua strategia per diventare entro il 2038, un’azienda a zero emissioni nette di carbonio, come delineato nel piano strategico Dare Forward 2030.

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