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Carlos Tavares: Stellantis produce dove è competitiva

Stellantis continuerà a dialogare con gli Stati ma la produzione sarà localizzata dove conviene

Carlos Tavares: Stellantis produce dove è competitiva
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 lug 2023

Carlos Tavares conferma la volontà di Stellantis di dialogare con gli Stati ma quando si parla di produzione, il Gruppo deve fare delle precise scelte per non compromettere il futuro dell'azienda. Dunque, Stellantis produce dove conviene di più.

Il numero uno del Gruppo automobilistico ha voluto così rispondere a Bruno Le Maire, ministro dell'Economia francese e pure ad Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che negli ultimi tempi hanno chiesto a Stellantis di concentrarsi maggiormente nei rispettivi Paesi per aumentare la produzione. In particolare, dalla Francia era arrivata addirittura la richiesta di riportare in patria la produzione delle piccole auto elettriche come la Peugeot e-208.

Abbiamo investito in Francia e produciamo veicoli elettrici in tutti gli stabilimenti, non vedo perché dovrei creare progetti in perdita. Ho la responsabilità di fare le scelte giuste per non compromettere il futuro dell'azienda. Dialoghiamo con i Governi di Italia e Francia, che sono ben intenzionati, sono di supporto, ma Stellantis produce dove è competitiva.

In particolare, Tavares ha ricordato che Stellantis produce in Francia 12 auto elettriche, ha una gigafactory e ha investito oltre 2 miliardi di euro. Il manager ha menzionato anche gli investimenti fatti in Italia, a Termoli, a Melfi e a Mirafiori, dove quest'anno sarà lanciato il primo Hub per l'Economia circolare.

Il numero uno di Stellantis spiega che l'elettrico ha costi di produzione maggiori rispetto a quelli dei modelli endotermici che poi si riversano sul prezzo finale delle vetture. Proprio per questo Stellantis deve mantenere la produzione dove i costi della manodopera sono più bassi.

Noi guardiamo prima di tutto ai clienti che vogliono qualità e prezzi accessibili. L'elettrico è più costoso del 40% rispetto ai modelli tradizionali e non possiamo chiedere alla classe media di pagare un'auto il 40% in più. Dobbiamo essere saggi per conservare la nostra competitività. Continuiamo a parlare con i Governi, ma al momento è meglio tenere le produzioni a più alto valore aggiunto in Europa occidentale e le altre in Paesi fuori dall'Europa che sono meno costosi.

Dunque, il messaggio di Tavares ai Governi di Francia e Italia è piuttosto chiaro. In ogni caso, lunedì i rappresentati del Gruppo incontreranno il ministro del Made in Italy Adolfo Urso. Sarà quindi molto interessante scoprire i risultati di questo confronto.

Il numero uno del Gruppo automobilistico ha poi parlato nuovamente della "minaccia cinese", ribadendo la necessità di un fronte comune europeo.

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