Cerca

Tavares, Stellantis pronta per il 2035. L'accessibilità è la vera sfida per l'elettrico

Per il numero uno di Stellantis dovranno essere risolti i problemi dell'energia e delle materie prime

Tavares, Stellantis pronta per il 2035. L'accessibilità è la vera sfida per l'elettrico
Vai ai commenti
Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 30 mar 2023

Nel corso del Freedom of Mobility Forum, dibattito online sulla mobilità del futuro promosso da Stellantis che si è svolto nella giornata di ieri, Carlos Tavares, CEO del Gruppo automobilistico, ha affrontato molte tematiche approfittando anche del recente voto del Consiglio UE che sostanzialmente ha confermato che dal 2035 non si potranno più vendere nuove auto a benzina e diesel, con la sola eccezione delle vetture alimentate esclusivamente da e-fuel.

E-FUEL DA SVILUPPARE

E parlando proprio degli e-fuel, il numero uno di Stellantis è stato molto chiaro. Per il manager, questi carburanti non cambieranno in maniera significativa la traiettoria dell'industria automobilistica.

Penso che gli e-fuel saranno un'altra direzione tecnologica che verrà sviluppata. L'industria dovrà dimostrare di essere carbon neutral, dalla cattura del CO2 da un lato e dalle emissioni di CO2 dal motore dall'altro.

Insomma, per Tavares l'industria automotive dovrà effettivamente dimostrare che gli e-fuel sono davvero ad emissioni zero. L'elettrificazione, comunque, andrà avanti.

E parlando proprio di auto elettriche, Tavares è tornato a sottolineare nuovamente l'importanza dell'aspetto della loro accessibilità.

Anche avendo una mobilità pulita e sicura, la grande sfida è quella dell’accessibilità, che al momento non c’è. Perché le materie prime che servono per produrre le batterie per le auto elettriche sono scarse e costose.

Non è la prima volta che Tavares parla del problema delle materie prime per le batterie, sottolineando che le difficoltà per reperirle e gli alti costi derivano anche dalla frammentazione politica del mondo e dalle diverse regolamentazioni. Il numero uno fa un esempio citando il litio che, come sappiamo, è fondamentale per le attuali batterie.

Per sostituire il parco auto mondiale di 1,3 miliardi di unità con mezzi puliti, non sappiamo se c’è tutto il litio che serve. E, considerando anche dove sono concentrate le miniere di litio, questo potrebbe creare altre questioni geopolitiche.

Tuttavia, Tavares aggiunge anche che sulle batterie si sta lavorando molto per svilupparle e che in futuro le materie prime per realizzarle potrebbero cambiare.

Le materie prime che servono per produrle potrebbero cambiare, non sappiamo quali saranno tra 10 anni. Non sappiamo ancora quali saranno i materiali che ci serviranno.

C'è poi il problema dell'energia. Per Tavares, è fondamentale poter disporre di energia pulita perché, senza, le soluzioni basate sull'elettrificazione non porteranno i benefici attesi e non risolveranno il problema delle emissioni.

In ogni caso, Stellantis sarà pronta per rispettare la scadenza del 2035. Tuttavia, secondo Tavares l'Unione Europea si sarebbe dovuta muovere prima, già nel 2014-1025 e non nel 2023. In ogni caso, per il manager di Stellantis non esiste una soluzione adatta a tutti i problemi. Non bisogna, infatti, focalizzarsi solamente solamente su di una singola tecnologia ma su soluzioni diverse, differenziate fra aree urbane e rurali perché ci dono differenti esigenze di mobilità tra cui vive in aree urbane e chi in aree rurali.

L'umanità non rinuncerà alla mobilità individuale. Per questo bisogna trovare il modo di renderla sicura, pulita e accessibile economicamente.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento