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Stellantis, Tavares mette in guardia sulla possibile "terribile lotta" con i marchi cinesi

I politici europei devono aiutare le case automobilistiche a competere con le case automobilistiche cinesi

Stellantis, Tavares mette in guardia sulla possibile "terribile lotta" con i marchi cinesi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 9 gen 2023

Al CES 2023 di Las Vegas, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, è tornato ad esprimere le sue preoccupazioni sulla crescita dei costruttori auto cinesi all'interno del mercato automotive europeo. Il numero uno del Gruppo automobilistico, da tempo, sta lanciando un allarme sull'espansione di queste case automobilistiche nel Vecchio Continente e sulle conseguenze per i costruttori europei.

All'interno di un'intervista con Automobilwoche, Tavares ha raccontato che se i politici europei non sapranno trovare una risposta alla crescita nel Vecchio Continente delle case automobilistiche cinesi, ci "sarà una terribile lotta".

UNA QUESTIONE DI PREZZO

Le aziende cinesi, infatti, stanno conquistando progressivamente quote di mercato grazie a veicoli dai prezzi maggiormente concorrenziali. Il numero uno di Stellantis lancia, dunque, anche un ulteriore allarme sui costi delle auto elettriche. Modelli che rischiano di non essere alla portata del ceto medio.

La differenza di prezzo tra veicoli europei e cinesi è significativa. Se la situazione attuale non cambierà, i clienti europei della classe media si rivolgeranno sempre di più ai modelli cinesi. Il potere d'acquisto di molte persone in Europa sta diminuendo notevolmente.

Secondo Tavares, l'industria automobilistica europea potrebbe essere costretta a ridurre in modo massiccio la sua capacità produttiva di fronte alla crescente concorrenza della Cina. Il numero uno di Stellanis spiega che i regolamenti vigenti nel Vecchio Continente fanno in modo che la produzione locale di veicoli elettrici sia circa il 40% più costosa rispetto a quella cinese.

Per il CEO, se l'Unione Europea non troverà una soluzione, ci potrebbero essere delle conseguenze molto pesanti per l'industria automobilistica del Vecchio Continente. Ci sono due strade che gli europei potrebbero prendere, ha detto Tavares.

Se mantieni aperto il mercato europeo, non abbiamo scelta: dobbiamo combattere direttamente i cinesi. E questo vale per l'intera catena del valore del settore automotive.

Seguendo questa strada, però, le conseguenze potrebbero portare a "decisioni impopolari". La capacità di produzione degli impianti europei potrebbe essere ridotta e alcuni impianti potrebbero essere chiusi e trasferiti in altri Paesi più favorevoli dal punto di vista economico.

Un'altra opzione, ha affermato Tavares, è quella di "reindustrializzare" l'Europa, per riportare in vita industrie e catene di produzione perdute. Dunque, per il numero uno di Stellantis servirebbe una politica commerciale differente. Tuttavia, alcuni Paesi europei potrebbero non essere entusiasti di una politica commerciale che imponga limiti alla Cina perché potrebbe influenzare i rapporti commerciali con questo Paese.

In definitiva, questa sfida è come la quadratura del cerchio. Nel contesto attuale, se non si fa nulla nell'Unione Europea, ci sarà una lotta terribile.

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