Tavares, rivedere i divieti UE del 2035 sulle endotermiche. Euro 7 va cancellato
Con le auto 100% elettriche dal 2035 un impatto sociale ingestibile

Non è un mistero che Carlos Tavares, CEO di Stellantis, abbia da sempre una posizione molto critica sulla proposta della Commissione Europea di vietare dal 2035 la vendita delle auto endotermiche. Durante una conferenza stampa al Salone di Parigi, il numero uno del Gruppo automobilistico ha ribadito nuovamente la sua posizione, aggiungendo che la proposta della Commissione Europea dovrebbe essere rinegoziata per dare un ruolo più importante anche alle auto ibride nel processo di transizione.
La decisione dogmatica che è stata presa di vendere solo auto elettriche dal 2035 ha conseguenze sociali ingestibili.
I COSTI DELL’ELETTRICO
Tavares, dunque, punta il dito ancora una volta contro i costi delle auto elettriche che potrebbero rendere la proprietà di tali veicoli inaccessibile a molte persone.
Se neghi alla classe media l'accesso alla libertà di movimento, avrai seri problemi sociali.
Diverse case automobilistiche, spiega il numero uno di Stellantis, hanno investito nella tecnologia ibrida, in particolare in quella Plug-in, come "tecnologia ponte" per arrivare poi ad offrire vetture 100% elettriche. Per Tavares, dunque, dopo che le case automobilistiche hanno investito miliardi di euro in tali auto, dovrebbero essere autorizzate a venderle più a lungo.
Inoltre, soluzioni come il Mild Hybrid permettono di abbattere sensibilmente le emissioni inquinanti, continuando a rendere accessibili le auto. Viene rimarcato ancora una vota il rischio della perdita di posti di lavoro che potrebbe portare un avvento "rapido" della mobilità elettrica. Perdita di posti di lavoro che riguarderebbe tutte quelle aziende che oggi producono componenti per i motori a combustione. Per questo, per Tavares, adesso, serve pragmatismo.
NO AD EURO 7
Il CEO di Stellantis si scaglia anche contro le nuove normative Euro 7 che giudica "inutili". Per Tavares, Euro 7 andrebbe addirittura cancellata. Il motivo? Dal punto di vista dell'industria automobilistica la nuova normativa non ha senso visto che farebbe sprecare molte risorse che potrebbero essere spese per il processo di elettrificazione. Il numero uno del Gruppo automobilistico sostanzialmente pensa che non ha molto senso investire su motori da introdurre nei prossimi anni se l'Unione Europea ha già deciso di mettere la parola fine ai modelli benzina e diesel dal 2035. Insomma, le nuove normative sono inutili e controproducenti per Tavares.
Vedremo se quanto detto dal numero uno di Stellantis verrà preso in considerazione dai legislatori europei che continuano a rimandare la presentazione del testo definitivo delle nuove normative. Tavares poi suggerisce che l'Europa continui ad incentivare anche le auto ibride. E sulla crisi dei chip, per Tavares la situazione sta migliorando. Il problema della fornitura di queste componenti dovrebbe risolversi completamente entro la fine del 2023.